Ucciso dalla sua stessa passione: la morte in montagna di un escursionista

Aveva la passione per la montagna e non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata proprio quella ad ucciderlo. Alessio Poli, escursionista di 46 anni, residente a Vaiano (Prato), è stato trovato morto sulla montagna pistoiese dell’Abetone. I vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo senza vita dell’uomo sotto il passo della Nevaia: era scivolato per 150 metri in un canalone. Poli era un esperto della montagna ed era uscito in mattinata per fare trekking. A dare l’allarme è stata la moglie, che nel tardo pomeriggio non lo aveva visto tornare a casa. Sono subito iniziate le ricerche che hanno coinvolto i finanzieri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Abetone-Cutigliano, il Soccorso Alpino della stazione dell’Appennino Toscano, i vigili del fuoco di Pistoia e i carabinieri delle stazioni di Cireglio e Abetone Cutigliano.

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Seguendo il medesimo itinerario dell’escursionista, le squadre di soccorso sono partite verso le ore 19.30 di ieri dal piazzale in località Casetta Pulledrari per raggiungere, a piedi sul terreno innevato, il rifugio del Montanaro e per proseguire in direzione del Monte Gennaio. Raggiunto il crinale della montagna presso il passo della Nevaia (1635 metri di altezza), i soccorritori hanno notato alcune tracce di ramponi che si perdevano in direzione di un ripido pendio. Dopo essersi calati per 150 metri, la pattuglia del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e una squadra del corpo nazionale del Soccorso Alpino, è stato avvistato il corpo inerme dell’escursionista che era scivolato in un ampio canalone a margine del bosco. Una volta individuato il corpo, al fine di preservare eventuali prove/oggetti utili per il prosieguo delle indagini si è proceduto ai rilievi fotografici del caso. Recuperare la salma è stato abbastanza complicato, a causa della presenza costante di un forte vento.

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Una prima fase ha visto il recupero del corpo dal canalone per mezzo di un paranco a contrappeso e il successivo trasferimento per mezzo di una barella specifica per il trasporto sul manto nevoso. Il medico legale, intervenuto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso.  I cittadini di Vaiano esprimono il loro rammarico per la tragica morte dell’escursionista. Il sindaco, Primo Bosi: “Ci stringiamo con vicinanza profonda e sincera alla compagna Elisa, dipendente del Comune di Vaiano, alla sua bambina, e all’intera famiglia.  Questa perdita rappresenta un dolore incolmabile per i familiari e colpisce l’intera comunità vaianese che esprime tutta la sua solidarietà.”

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