Da cinque giorni consecutivi i vigili del fuoco stavano scandagliando quel tratto del Ticino, tra le località Ramo delle Streghe e Buccella, dove solo oggi sono stati ritrovati i resti di un camionista. Secondo gli accertamenti in corso, si tratta di Filippo Incarbone, il camionista di 49 anni ucciso ai primi di gennaio e gettato nel fiume.
Per il delitto sono in carcere due vigevanesi, Michael Mangano, 31 anni, e Gianluca Iacullo, 44. Il loro fermo, eseguito dai carabinieri nelle prime ore di giovedì, è stato convalidato ieri dal gip di Pavia Luisella Perulli, che ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere. I due uomini hanno, inoltre, ammesso di aver gettato il corpo senza vita di Incarbone. La vittima, originaria di Lecce, viveva da sola a Vigevano. Era il 27 dicembre scorso l’ultima volta che Incarbone è stato visto, quando è andato a trovare il fratello che abita a Gambolò (Pavia).
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Il 3 gennaio, ha poi inviato un messaggio di auguri per il nuovo anno alla cognata. Da quel momento, si erano perse le sue tracce. I suoi parenti hanno lanciato un appello “A chi l’ha visto” per avere informazioni su di lui. Si erano mobilitati anche gli amici nelle ricerche. Con diverse segnalazioni di avvistamenti che però si erano rivelate false. Fino all’arresto dei due uomini accusati di omicidio e distruzione del cadavere. Secondo quanto è emerso dalle indagini l‘omicidio sarebbe legato a un debito “riconducibile all’acquisto di stupefacenti”. Purtroppo, la ricerca di Incarbone si è conclusa in tragedia e i familiari non potranno più riabbracciare l’uomo.