Procedura rapida in sette sedi e chat per l’utente. Così l’Inps punta a velocizzare la Cassa integrazione Covid: ecco tutto quello che c’è da sapere
L’Inps ingrana la marcia e punta sull’accelerazione della Cassa integrazione Covid. Sia dal punto di vista dell’evasione delle pratiche sia sul fronte utenti. Le novità principali, sintetizzate da La Repubblica, sono infatti due. Da un lato una procedura sprint sperimentata nelle sedi di Taranto, Reggio Emilia, Modena, Napoli, Pozzuoli, Teramo e Verona. Lato utente, invece, l’introduzione di una chat (Live chat “Sos Cig”) nella sezione MyInps del sito per conoscere lo stato della domanda e i tempi di erogazione degli assegni.
L’ottimizzazione dei tempi sarà realizzata grazie a “una procedura che consente la gestione interamente centralizzata delle domande e la massima automazione dell’istruttoria“. Che permetterà “di concentrare l’intervento degli operatori esclusivamente sui casi in cui il sistema rilevi delle anomalie che necessitano di una specifica verifica”. Tutti i controlli, inoltre, saranno “eseguiti da una elaborazione massiva con generazione automatica delle autorizzazioni“. Dopo la sperimentazione nelle sette sedi, se dovesse funzionare il metodo verrà esteso anche nelle altri aree del Paese.
Il nuovo servizio “Sos Cassa integrazione”, poi, metterà a disposizione dell’utente “consulenti specializzati” e messaggi d’accoglienza personalizzati. Nessun bot, dunque, ma veri esperti. Il sistema sarà poi in grado di indirizzare il lavoratore al consulente più indicato per la risoluzione del suo problema. Prima di entrare in chat, dovrà compilare una scheda selezionando la tipologia di Cig, la matricola della sua azienda, il periodo di Cassa integrazione e lo stato del pagamento. Sarà così indirizzato verso l’esperto in chat, mentre i suoi dati verranno memorizzati con un numero di pratica e l’operatore potrà lavorarla anche offline.
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In base ai dati aggiornati all’8 febbraio, riporta ancora Repubblica, l’Inps ha finora autorizzato il 98% delle richieste di Cig Covid delle aziende e ha erogato il 99,1% dei pagamenti ai lavoratori. Da saldare ancora 20.899 trattamenti per 12.918 beneficiari, relativi al 2020. A questi vanno infine aggiunti 136.950 trattamenti del 2021, per un totale di 157.849. Esclusi i documenti SR41, non si hanno però informazioni sulle domande in giacenza.
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