Yassine Rimani, giovane papà di 27 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione di Padova. A rivenire il corpo senza vita è stato il coinquilino. Giallo sulle dinamiche e sulle cause del decesso.
Yassine Rimani è stato ritrovato morto ieri all’ora di pranzo, in un appartamento di via Giovanni Brotto in zona Terranegra a Padova. Giovane papà marocchino di appena 27 anni, con la sua scomparsa lascia sole sua moglie e sua figlia di appena tre anni rimaste nella loro terra d’origine. Ma è giallo sul suo decesso: sul luogo del tragico ritrovamento sono giunti i soccorsi del Suem 118 e gli uomini della polizia. Sarà l’autopsia a stabilire cause e dinamiche di quanto accaduto.
Si indaga sulla morte del giovane Yassine Rimani
A riportare la notizia è stato Il Gazzettino. Secondo quanto si apprende, il giorno prima della sua morte Yassine Rimani era stato fermato dalla polizia per un controllo in quel di Mestre. Dopo aver riscontrato un problema burocratico nei suoi documenti di soggiorno, le forze dell’ordine lo avevano invitato ad andare in Questura a Padova, dove aveva iniziato la procedura di regolarizzazione. Luogo, questo, in cui aveva deciso di presentarsi insieme al mediatore culturale Brahim Azakay, che è anche presidente dell’associazione culturale berbera marocchina Assais.
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Nella mattinata di ieri, però, il 27enne è deceduto. Sarebbe intorno all’ora di pranzo, verso le ore 13, che il suo inquilino lo avrebbe ritrovato privo di sensi. Immediato l’allarme ai soccorsi e al mediatore Brahim Azakay, che ha raccontato ai giornalisti: “Io abito poco distante da via Brotto e ho corso per arrivare in velocità. Ho chiamato il Suem 118 e al telefono un operatore, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, mi ha indicato come praticargli il massaggio cardiaco. Io ho provato più e più volte, ma vedevo che non dava segni di vita. Il corpo quando sono intervenuto era già freddo. Non c’è stato nulla da fare“.
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“Credo sia morto durante la notte – ha proseguito il mediatore – forse era un po’ stressato. Non so cosa possa essergli accaduto. Adesso lasciamo che la polizia faccia il suo lavoro, per capire la causa della morte di questo giovane papà marocchino. Credo che abbiano anche disposto l’autopsia. Ho avvisato della morte del 27enne il console del Marocco. Speriamo si faccia piena luce”. Sulla vicenda indagano le autorità, che al momento nell’appartamento non avrebbero trovato né segni di effrazione o di lotta, né tracce riconducibili all’uso di droga.