È morto a Bologna a 58 anni. Accusato di violenze, Marco Dimitri fu assolto in tutti i gradi di giudizio e infine risarcito. Fondò la setta all’inizio degli anni ’80
È morto a Bologna Marco Dimitri, ex capo della setta dei Bambini di Satana che alla fine degli anni ’90 fu al centro di una controversa inchiesta giudiziaria. Insieme a Gennaro Luongo e altri quattro satanisti venne accusato, fra le varie cose, di violenza sessuale su un bambino e di aver stuprato una minorenne dopo averla narcotizzata. Accuse da cui sono stati assolti in tutti i gradi di giudizio. Dimitri passò 400 giorni in carcere tra il ’96 e il ’97 e in seguito ottenne 100mila euro di risarcimento per ingiusta detenzione. È deceduto nella notte. Proprio oggi avrebbe compiuto 58 anni.
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«Non siamo adoratori di Satana, perché saremmo adoratori del male» era solito dire Dimitri, che fondò i Bambini di Satana all’inizio degli anni ’80. All’epoca il gruppo sfiorò il migliaio di seguaci. Dimitri – che si faceva chiamare con lo pseudonimo «Satana 666» – classificava l’attività della setta come una forma di controcultura. «La nostra ritualità è espressione di ciò che abbiamo dentro: danza, forza, rapporto con l’universo, simbiosi con l’uomo e con ciò che c’è in fondo all’uomo».