Entro fine 2021 il Covid sarà curabile come l’influenza: il piano del Regno Unito

Secondo il segretario britannico Matt Hancock, il Covid-19 diventerà curabile come una semplice influenza entro la fine del 2021. Più scettici gli scienziati, ma il governo prosegue con il piano sanitario relativo a farmaci, vaccini e terapie.

Come si apprende dalla BBC, il segretario di Stato britannico per la salute e gli affari sociali Matt Hancock ha dichiarato al Daily Telegraph che è possibile prevedere come i nuovi farmaci in azione contro il Covid-19 possano, entro la fine del 2021, rendere l’infezione una “malattia curabile” quanto una semplice influenza. I farmaci e i vaccini rappresentano “la nostra via d’uscita verso la libertà“, avrebbe dichiarato Hancock alla stampa britannica.

“Covid-19, malattia curabile entro la fine dell’anno”

“Spero che il coronavirus diventi una malattia curabile entro la fine dell’anno. Infatti i nuovi farmaci trasformeranno il Covid da una pandemia che colpisce tutte le nostre vite in un’altra malattia con cui dobbiamo convivere, come l’influenza. È lì che dobbiamo portare il virus nei mesi a venire”, ha dichiarato nelle scorse ore Matt Hancock.

Secondo quanto si apprende, inoltre, il Regno Unito avrebbe già autorizzato due farmaci in grado di ridurre il rischio di morte di circa il 40% nei pazienti colpiti più gravemente da Covid-19. Si tratta di trattamenti a base di desametasone e tocilizumab, che potrebbero presto essere resi disponibili a tutti i cittadini tramite il Nhs (il sistema sanitario nazionale).

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Da parte loro, però, gli scienziati hanno preferito mettere in guarda al trattamento del nuovo coronavirus come una semplice tipologia di influenza, dato che le recenti mutazioni stanno diventando “più pericolose” e, soprattutto, “più contagiose”. In questo senso, spiega ancora la BBC, la dottoressa Sarah Pitt, virologa dell’Università di Brighton, ha dichiarato: “Non è un tipo di influenza. Non è lo stesso tipo di virus. Non causa lo stesso tipo di malattia, è molto, molto peggio”.

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Sempre per la BBC, Richard Horton, caporedattore della rivista medica Lancet, ha invece avvertito sull’importanza di mettere in atto una strategia mirata e che punti al “Covid free”. Non farlo, infatti, “significherebbe che migliaia di persone potrebbero morir a causa della malattia tra alcuni anni”, ha dichiarato ai giornalisti. Senza contare che pare ci vorranno altri due, tre o quattro anni per ottenere tassi di immunità sufficienti nella popolazione. Ma anche se si riuscissero ad ottenere livelli elevati di immunità della popolazione, “i nostri confini non saranno sicuri e non possiamo continuare a bloccarci”, ha infine concluso Horton.