Un bambino di due anni è ricoverato nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Treviso per Covid-19 e polmonite batterica. I medici, al momento, sono concentrati sulla cura della polmonite batterica e le cure sembra stiano dando buone risposte. Ma non è lui l’unico piccolo ricoverato.
A Treviso, infatti, durante l’epidemia ha visto il reparto di Pediatria ospitare 12 piccoli pazienti che hanno contratto il Coronavirus. Tutti, dopo un periodo di osservazione, sono tornati a casa. Non sempre, però, è stati così semplice. I medici, infatti, si sono ritrovati a dover trattare casi più impegnativi. Sono 7 i bambini ricoverati con Mis-C, ovvero la sindrome multi-infiammatoria sistemica che può sorgere dopo 2-3 settimane l’infezione da Covid-19. Le caratteristiche di questa malattia sono molto simili a quella di Kawasaki. «Sono pazienti che risultano negativi al tampone molecolare, ma sviluppano una iper-infiammazione sistemica» spiega il Primario Stefano Martelossi. Al momento non sono ancora noti i meccanismi che sono alla base di questo problema. «È come se il sistema immunitario ad un certo punto perdesse il controllo. Le molecole che servono a combattere le infezioni danno vita a una iper-infiammazione che può essere anche severa. Colpisce frequentemente il muscolo cardiaco – spiega – il sistema gastro-intestinale, la cute o il polmone».
LEGGI ANCHE: Infermiera muore dopo seconda dose di vaccino. La direzione: «Nessuna correlazione»
La cura
I pazienti che presentano questo tipo di infiammazione vengono trattati «non con antivirali ma con le immunoglobine e con il cortisone» spiega il Primario Martelossi. A marzo dello scorso anno, quando l’epidemia era appena scoppiata, per una ragazza è stato necessario il ricovero in terapia intensiva a Treviso. «Fortunatamente tutti i casi che abbiamo trattato a Treviso si sono risolti per il meglio. Hanno risposto molto bene alla terapia anche quelli che inizialmente sembravano tra i più severi» conclude Martelossi.