Il professore di matematica e fisica Gustavo Mezzetti si è tolto la vita due settimane fa, gettandosi dal settimo piano dell’Università di Padova. Polemiche sul discorso fatto in suo ricordo dal dirigente scolastico durante i funerali.
Era il 25 gennaio quando Gustavo Mezzetti si è tolto la vita. Professore 56 anni residente a Padova, ha deciso di farla finita gettandosi dal settimo piano dalla tromba delle scale della facoltà di Matematica dell’Università. A riportare la tragica notizia Il Gazzettino, che spiega come a ritrovare il corpo senza vita del docente sia stata una ragazza, che dopo aver sentito il tonfo si è ritrovata davanti la drammatica scena.
Con un passato da ricercatore alle spalle, Gustavo Mezzetti era insegnante di fisica e matematica al liceo “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta”, e soffriva da tempo di depressione. Patologia, questa, forse aggravata da alcuni problemi di salute, da una grave malattia. Sconvolta la comunità scolastica, mentre il preside Alberto Danieli lo ha ricordato così: “Era un grande professore, un docente preparatissimo e geniale, amava il suo lavoro e grande era la sua voglia di trasmettere la conoscenza e di curare le eccellenze che incontrava tra gli studenti”. Le parole che lo stesso dirigente scolastico ha pronunciato a margine dei funerali del docente, tuttavia, hanno scatenato accese polemiche da parte degli affetti di Mezzetti.
“Gustavo Mezzetti preso in giro. Siamo profondamente delusi”
In ricordo di Gustavo Mezzetti è stata istituita una borsa di studio a suo nome. Tuttavia, il discorso che il preside del plesso di Scienze Umane ha proferito in occasione dei funerali non è piaciuto agli amici del defunto professore. Come spiegato da Il Gazzettino, alcuni affetti di Mezzetti, che con lui avevano frequentato la stessa classe nel 1983, hanno scritto una lettera indirizzata al dirigente scolastico Danieli.
“La celebrazione funebre è stata toccante. Ci hanno commosso le parole cariche di affetto dei suoi amati alunni, di alcuni colleghi e del celebrante che ha compreso profondamente il valore dell’uomo e del docente, evidenziandone qualità non comuni quali genialità, sensibilità, onestà intellettuale e sincera modestia. Non ci hanno commosso le sue, invece“, esordisce la missiva. “Non siamo certi – proseguono gli amici del professore – che lei abbia compreso la seria dedizione del suo compianto docente e l’impegno profuso a difesa dell’Istituzione che lei rappresenta”.
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“Anziché evidenziare la triste e prematura scomparsa di un docente di tale profilo lei ha ritenuto più opportuno ricordarlo con irriverenza, descrivendolo come una figura risibile, con il computer sempre scarico, che si presentava ai consigli di classe armato di incomprensibili, quanto inutili, grafici sui profitti dei ragazzi”, prosegue poi la lettera.
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E viene sottolineato, sempre dagli amici del 56enne, come “il dirigente scolastico dell’Istituto ove per lungo tempo ha insegnato il professor Mezzetti avrebbe dovuto farne risaltare la caratura“, invece di dire che con gli anni “era maturato, aveva ‘imparato’ ad accettare il metro più blando adottato da molti colleghi e qualche pressione dei genitori. Siamo profondamente delusi”. Dal canto suo, il parroco che ha celebrato le esequie ha tentato di placare i toni: “Il preside ha parlato a braccio e comunque io non ho colto toni polemici nelle sue parole, anzi ho avuto l’impressione contraria”. Nessuna replica, invece, dal dirigente scolastico Danieli.