Covid, nuova mutazione trovata in una bimba: “Ma il pericolo è più per gli adulti”

Scoperta nuova mutazione di Coronavirus in una bimba che però sarebbe più pericolosa per gli adulti. Ecco perché

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Trovata una nuova mutazione del Coronavirus in una bambina in Italia. Tale mutazione l’avevano già riscontrata gli esperti in Usa, ma in persone adulte. La suddetta mutazione, detta “N439K” l’ha accertata una ricerca dell’Università di Trieste e l’Irccs «Burlo Garofolo» di Trieste con l’Università di Milano. La mutazione l’hanno rinvenuta in una bimba di Trieste che aveva una elevata carica virale.

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Secondo gli studiosi, si tratta di una mutazione non pericolosa per i bambini ma per gli adulti, poiché resiste ad anticorpi sierici e alcuni monoclonali. Ergo ha una forte capacità di contagio. All’Irccs hanno trovato alcuni bambini con forti cariche virali, a livelli che non avevano mai riscontrato. Secondo la professoressa di microbiologia dell’Università di Trieste, il sospetto è di “una maggiore capacità del virus di infettare questa fascia di popolazione“, tenendo conto che “i bambini sembrano possedere una parziale protezione al Covid -19 dovuta a una maggiore esposizione rispetto agli adulti, ad altri coronavirus umani”.

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Dall’analisi del frammento virale “Receptor Binding Domani”, a cura dei virologi Pasquale Ferrante e Serena Delbue dell’Università di Milano, si sono individuate mutazioni in due bambini con cariche virali molto alte e in uno di questi casi con mutazioni nucleotidiche, di cui una “N439K”. Ciò spiega, secondo gli esperti, che il virus mutato si è inserito anche in una fetta della popolazione che finora non si è esplorata, nonché  che il Coronavirus per i bambini è una malattia benigna nella maggior parte dei casi.

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