Studio conferma che il Covid circolava in Francia già da novembre 2019

Secondo una ricerca pubblicata qualche giorno fa sull’European Journal of Epidemiology, il Covid-19 circolava in Francia già a novembre 2019. I risultati del lavoro sfidano l’ipotesi che l’inizio dell’epidemia a Wuhan sia avvenuto a dicembre 2019.

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Covid, in Francia circolava già a novembre 2019 – meteoweek.com

Secondo quanto viene riportato dal quotidiano Le Monde, i medici dell’ospedale Albert-Schweitzer di Colmar (Haut-Rhin) hanno rianalizzato, a maggio, diverse centinaia di scansioni del torace di pazienti ricoverati da ottobre 2019 nel loro stabilimento a seguito di gravi pneumopatie. Uno di questi pazienti, ricoverato in ospedale il 16 novembre 2019, presentava lesioni compatibili a quelle di Covid-19. Proprio a partire da quella data, allora, risale la prima presenza confermata del nuovo coronavirus in territorio francese.

A supportare questa ipotesi è ora anche il lavoro dei ricercatori francesi, che hanno pubblicato lo scorso 6 febbraio un recente studio finito sull’European Journal of Epidemiology. Dalla ricerca è emersa una reale conferma alle osservazioni già analizzate dai medici, con dati che al contempo contraddicono “l’ipotesi di un inizio dell’epidemia nel mercato cinese di Wuhan all’inizio del mese di dicembre 2019”. Lo scoppio dell’epidemia in Cina, dunque, sarebbe da retrodatare rispetto alle comunicazioni ufficialmente fornite dal governo orientale.

“A novembre 2019 in Francia un positivo su 1000”

Coordinati dal professor Fabrice Carrat, direttore dell’istituto Pierre-Louis di epidemiologia e sanità pubblica dell’Inserm (Sorbonne Université), hanno analizzato 9.144 campioni di sangue raccolti dai partecipanti al progetto di ricerca epidemiologico “Constances”. I campioni presi in analisi sono stati sottoposti a screening con un test rapido che ha rilevato immunoglobuline anti-SARS-CoV-2 di tipo G (IgG), e per scongiurare eventuali “falsi positivi” è stato effettuato anche un secondo test, più specifico.

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Sempre secondo quanto è stato dichiarato al quotidiano Le Monde, dai dati emersi dai campioni presi in analisi gli scienziati francesi hanno affermato che i risultati ottenuti dal loro studio “suggeriscono che tra novembre e dicembre 2019, il tasso di contaminazione in Francia era già di un caso positivo su 1.000“.

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Il professor Carrat, inoltre, ha aggiunto che “i risultati non mostrano numeri di casi in eccesso in alcune regioni piuttosto che in altre, ma appaiono in modo sporadico, un po’ ovunque sul territorio”. La metà dei casi, inoltre, avrebbe a che fare con “gente che ha viaggiato e che è stata in contatto con persone che sono state male”. “Uno dei casi era stato per due mesi in Asia, ed era tornato a inizio dicembre in Francia”, spiega il professore. E sottolinea, poi, come un altro dei casi era invece un medico, “fatto che rappresenta un altro fattore di rischio”.

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