Sono stati condannati a 40 giorni ciascuno i poliziotti accusati di aver picchiato il giornalista di Repubblica, Stefano Origone. Il pestaggio è avvenuto durante gli scontri tra antifascisti e Polizia dopo il comizio tenuto da Casapound a Genova il 23 maggio del 2019. La condanna è per lesioni colpose per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Per il giudice Silvia Carpanini, quindi, i quattro agenti non avrebbero riconosciuto Stefano Origone come giornalista, ma lo avrebbero scambiato per uno dei manifestanti. Per quanto accaduto, la pm Gabriella Dotto aveva richiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi per lesioni dolose.
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Stefano Origone si trovava a Genova per raccontare quanto stava accadendo. Nel seguire la manifestazione, gli agenti lo hanno caricato, buttato a terra e colpito con i manganelli. Il cronista ha più volte urlato di essere un giornalista, ma nonostante ciò i poliziotti si sono fermati solo dopo l’intervento di un funzionario che lo aveva riconosciuto. «Sono soddisfatto della sentenza – afferma Origone – anche se mi aspettavo di più. Eravamo partiti da un anno e quattro mesi, ma quantomeno è stata riconosciuta una responsabilità e che stavo facendo il mio lavoro»
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