Il carabiniere che bendò Hjorth, uno dei due ragazzi americani imputati per l’omicidio del vicebrigadiere Cerciello, andrà a processo
Il carabiniere che bendò Gabriel Natale Hjorth quando fu portato nella caserma di via Selci andrà a processo. Hjorth è imputato nell’ambito dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Per il carabiniere Fabio Manganaro, la cui accusa è di “misura di rigore non consentita dalla legge“, la Procura di Roma ha dato disposizioni per la citazione diretta davanti al tribunale monocratico. In questo contesto è sotto inchiesta anche un altro carabiniere, Silvio Pellegrini, per aver scattato la foto di Hjorth bendato e averla postata in un gruppo whatsapp.
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I pm hanno richiesto anche il rinvio a giudizio per reato di falso all’ex comandante della stazione carabinieri di piazza Farnese, Sandro Ottaviani, che la notte del delitto del vicebrigadiere Cerciello aveva detto di aver ricevuto la pistola d’ordinanza da Andrea Varriale, collega di Cerciello, al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito.
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Invece poi hanno accertato che Varriale, come Cerciello Rega, era disarmato. Lo aveva rivelato lo stesso Varriale ai pm il 9 agosto confessando di essere andato disarmato all’incontro con i due americani dove il collega morì a causa di 11 coltellate.