Covid e restrizioni: il fatturato crolla del 109% rispetto all’anno prima. L’ad di Heineken, Dolf van den Brink: “Anno di interruzioni e transizioni senza precedenti”. L’azienda registra perdite per 204 milioni e un calo delle vendite del 17%, pari a 23 miliardi di euro
Il gigante della birra olandese Heineken ha annunciato il taglio di 8mila posti di lavoro per via delle perdite da 204 milioni di euro causate dalla pandemia di Coronavirus. Si tratta di un crollo del fatturato pari al 109% rispetto all’anno precedente. “Il Covid-19 e le misure dei governi continuano ad avere un impatto sul nostro settore e sui nostri mercati”, si legge nel comunicato di Heineken sui risultati dell’anno scorso. Per questo il gigante della birra olandese, numero due al mondo, licenzierà circa 8mila dipendenti in tutto il mondo.
E’ stato “un anno di interruzioni e transizioni senza precedenti”, ha dichiarato l’amministratore delegato, Dolf van den Brink. Le misure restrittive imposte per la pandemia Covid-19, con bar e caffetterie chiusi in molti Paesi, hanno causato un calo delle vendite del 17%, pari a 23 miliardi di euro.
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Heineken aveva annunciato ad ottobre che era necessaria una ristrutturazione per ridurre i costi del personale, ma all’epoca non aveva fornito alcuna cifra per i licenziamenti. Fondato nel XIX secolo ad Amsterdam, il gruppo vende oggi più di 300 marchi e dà lavoro a 85mila persone in tutto il mondo.
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