Svelati i primi risultati dell’indagine chiesta dall’Iss sui positivi di due giorni della scorsa settimana. Il 50% è legato a una variante Covid. L’ipotesi è che si tratti di quella inglese
La metà dei casi di Coronavirus accertati tra giovedì e venerdì scorsi nelle province di Pescara e Chieti è riconducibile a una variante. E’ infatti emerso che circa il 50% dei positivi accertati con i test dei due giorni nelle due aree abruzzesi è riconducibile a una mutazione e che probabilmente si tratta di quella inglese.
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Questo spiegherebbe i numeri allarmanti che si registrano nelle ultime settimane nell’area metropolitana. Ad illustrare all’Ansa i risultati preliminari dello studio voluto dall’Istituto Superiore di Sanità è Liborio Stuppia, direttore del laboratorio di Genetica molecolare Test Covid-19 dell’Università di Chieti.