Il Senatore Lucio Malan spiega le motivazioni per cui Forza Italia entrerà nell’esecutivo di Mario Draghi e i programmi su cui bisognerà lavorare per uscire dalla crisi pandemica ed economica.
«Il Governo Conte era sostenuto da quattro partiti di Sinistra con un loro programma e ha fatto cose che noi non condividiamo, unica eccezione forse il superbonus. Per questo motivo abbiamo deciso di non sostenere un Conte Ter. L’appello di Mattarella e la figura di Draghi invece ci spingono a dare un sostegno alla prossimo governo»: questa la risposta del Senatore Lucio Malan sulle motivazioni che hanno spinto Forza Italia a non sostenere come Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ma a dire sì a Mario Draghi. Figura molto gradita in virtù anche dei rapporti positivi con Forza Italia. «Fu Silvio Berlusconi a volere Mario Draghi a capo della Banca d’Italia. Inoltre la sua sola nomina ha fatto salire la borsa e calare lo spread», ricorda Malan.
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Malan sostiene anche l’opposizione di FI alla patrimoniale, come già espresso altre volte e in particolar modo in un tweet di risposta al deputato PD Matteo Orfini: «La patrimoniale danneggia soprattutto il ceto medio, i veri ricchi trovano il modo di sfuggire a questa tassazione e imporla alle aziende sarebbe follia». Infine il Senatore ricorda l’unità del Centrodestra, nonostante il mancato ingresso di Fratelli d’Italia nel Governo: «Questa è una maggioranza di emergenza. Il Centrodestra sarà unito in tutte le elezioni amministrative così come per le elezioni politiche»