Banche, entro il 2023 previste 10 mila assunzioni. Ecco le lauree più richieste

Nonostante i tagli e gli esuberi di personale, le banche continuano ad assumere. Cambiano le figure richieste così come l’orientamento verso professionisti in possesso di determinate lauree. Le trasformazioni digitali hanno fatto sì che si iniziassero a richiedere skills tecnologiche sino ad ora parzialmente ignorate. E’ emerso che dieci tra gli istituti bancari più importanti prevedono di assumere circa 10.000 nuovi dipendenti. Numero che potrebbe salire se si considerano non solo le banche tradizionali, ma anche le “specialiste” del risparmio come Mediolanum.

Stando ai piani annunciati per gli anni dal 2021 al 2023, saranno in particolare Intesa Sanpaolo e UniCredit ad assumere più personale. Nel dettaglio: 3.500 dipendenti per Intesa Sanpaolo e 2.600 per UniCredit. In caso di uscite e prepensionamenti, in questi due casi, si prevede una nuova assunzione ogni due uscite.

Lauree più richieste

Cambiano i tempi e anche le banche devono adattarsi a questa rivoluzione tecnologica. Cambia, di conseguenza, anche la richiesta di personale da assumere. Gli addetti alle Risorse Umane impegnati nella selezione del personale si orienteranno non più solo sui laureati in economia (rappresentano il 50% dei neo-assunti) o coloro che arrivano da studi giuridici o umanistici (20%). Crescono, infatti, le percentuali dei laureati “STEM”, ovvero Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Le banche si affideranno sempre di più a persone che hanno seguito questo tipo di percorso di studio per rafforzare la rete di professionisti di cui il settore necessita. Nel concreto parliamo di sviluppatori di software, specialisti di user e custodir experience, data scientist, analisti dei dati. Per questo gli istituti bancari puntano molto sulle collaborazioni che riescono a portare avanti con le Università e gli istituti italiani. Non sono pochi i casi in cui la suddetta collaborazione si estende a co-progettazione e finanziamento di Master post-laurea.

LEGGI ANCHE: Agcom, via libera all’indagine conoscitiva sull’ecosistema digitale

Nuovi modelli di business e Smart Working

Altro aspetto fondamentale legato alle nuove assunzioni riguarda lo sviluppo di nuovi modelli di business adottati dalle banche negli ultimi anni. Ci sono, ad esempio, istituti bancari che hanno deciso di assumere personale per sviluppare prodotti e servizi diversi da quelli tradizionali. Un esempio è Intesa Sanpaolo che ha deciso di puntare sulle assicurazioni. Ma possono essere citate anche Credem e Banca Sella, le quali vedranno aumentare il numero di dipendenti proprio perché vi sono attività diverse da quelle svolte dalla banca tradizionale in forte crescita.

LEGGI ANCHE: Rissa all’interno del Movimento 5 Stelle: Draghi sì o Draghi no

Un’ultima novità è data dal fatto che vi è stata un’accentuazione dello Smart Working anche nel mondo delle banche. Questo vuol dire che, non essendo richiesta la presenza in ufficio se non pochi giorni a settimana, le assunzioni sono aperte a tutti. Anche a chi non si trova nei pressi dell’istituto bancario con le posizioni aperte.

 

 

Gestione cookie