Chiara Ferragni è prossima al parto: tra qualche settimana nascerà la sua bambina ma intanto ha voluto raccontare la rocambolesca nascita del primogenito, Leone.
Su Instagram racconto della nascita di Leone
Per farlo, ha postato una gallery delle immagini della nascita, avvenuta in un ospedale di Los Angeles nel marzo 2018 raccontando il parto, che non è stato dei più semplici e che ha compreso anche un’infezione. Come racconta, Chiara ha vissuto la prima parte della gravidanza in ottime condizioni, viaggiando tra Milano e Los Angeles dove aveva diversi impegni e collaborazioni professionali. A un certo punto sono sorte complicazioni e l’imprenditrice ha dovuto fermarsi nella città californiana, dove è poi nato il suo bambino. Ecco il suo racconto.
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“Visto che me lo state chiedendo in tanti, ecco come è nato Leo. Abbiamo trascorso la maggior parte della gravidanza tra Milano e Los Angeles per poi trasferirci definitivamente a Los Angeles intorno alla 29esima settimana in modo da far nascere Leo lì. Fino alla 32esima settimana è stata la gravidanza più facile del mondo: ho potuto viaggiare, lavorare e fare praticamente tutto quello che facevo prima. Dalla 32esima settimana ho iniziato ad avere problemi con la placenta. Anche i miei liquidi erano bassi e così sono stata messa a riposo con l’idea di partorire al massimo a 36 o 37 settimane. A 37 settimane il mio medico ha detto che sarebbe stato più sicuro non aspettare oltre.”
“Quanto il battito di Leo ha iniziato a correre nel pomeriggio,,,”
Continua Chiara Ferragni: “All’1 di notte del 19 marzo ho iniziato l’induzione in ospedale con un palloncino foley e contrazioni pazzesche (e dolorosissime). Dopo che mi ero un po’ calmata hanno tolto il palloncino e iniziato l’ossitocina per preparare il corpo al parto. Qualche ora dopo (erano circca le 11 del mattino) mi hanno rotto le acque (è così durante l’induzione) e ho richiesto l’epidurale (che ho adorato adorata) – spiega l’imprenditrice – Tutto è andato liscio fino a quando il battito di Leo ha iniziato a correre nel pomeriggio, così hanno dovuto darmi ossigeno, rallentare l’ossitocina e ho iniziato ad avere molta paura. Verso le 19 mi hanno detto che avevo un’infezione in corso e mi hanno dato degli antibiotici”.
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“Arrivata a questo punto ero spaventatissima e pensavo che avrebbero optato per un cesareo (dopo ben 18 ore di travaglio) ma poi è arrivato il mio dottore e ha constatato che ero abbastanza dilatata da avere un parto naturale. Ho spinto con Fede al mio fianco e alle 23.37 (22 ore dall’inizio dell’induzione) ho finalmente incontrato il mio Leo.” Un concatenazione degli eventi che ha rischiato di diventare drammatica ma che la Ferragni descrive come “il momento più bello della mia vita finora”, concludendo poi il post: “Ho potuto tenerlo in braccio per 30 secondi poi hanno dovuto controllarlo per qualche minuto prima di ridarmelo, e in quel momento non riuscivo a smettere di piangere dalla felicità. Partorire è davvero un’esperienza unica.”