Spetterà a Mario Draghi formare un nuovo governo, che potrebbe essere tecnico oppure politico. Intanto, spuntano i primi nomi dei ministri.
Serve un governo politico. Lo ha detto Giuseppe Conte in una conferenza stampa, brevissima, rilasciata poco fa. Il Premier uscente, in pochissime parole, ha aperto al M5s e al Pd ma anche sostenuto l’idea che, in questo momento più che in altri, all’Italia serva una coalizione politica, non tecnica. Una squadra che risponda in modo concreto alle esigenze e ai numerosi problemi da risolvere: Coronavirus, vaccini, economia, bonus, produzione. Nodi, questi, che richiederebbero un esecutivo forte. Esecutivo che dovrebbe essere incarnato da Mario Draghi e dalla squadra che formerà. Oggi, infatti, sono iniziate le consultazioni e resta da capire quale strada seguirà il Premier incaricato: governo tecnico o governo politico?
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Intanto, nelle ultime ore circolano i nomi dei possibili ministri. Al Ministero della Giustizia potrebbe andare Marta Cartabia, ex presidente della Corte Costituzionale. Il suo nome era circolato, insieme a quello di Draghi, come ipotetica Presidente del Consiglio. Alternativa della Cartabia potrebbe essere Raffaele Cantone, ex presidente dell’Anac, ora alla Procura di Perugia. Fabio Panetta, membro dell’esecutivo Bce, potrebbe invece andare al Mes, prendendo il posto di Gualtieri sul dossier Recovery plan. Circola anche il nome di Carlo Cottarelli e Paolo Gentiloni all’economia.
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Al posto di Roberto Speranza potrebbe finire la virologa Ilaria Capua, con precedente esperienza parlamentare. Al Ministero dello Sviluppo Economico potrebbe finirci invece l’economista Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro del governo guidato da Enrico Letta. All’interno potrebbe rimanere Luciana Lamorgese. Potrebbe prendere il posto di Luigi Di Maio Elisabetta Belloni, attuale segretario generale; mentre alla salute si pensa ad una riconferma di Roberto Speranza. Per il ministero del Lavoro si fa il nome di Enrico Giovannini, ex presidente dell’Istat ha ha già svolto questo incarico nell’esecutivo Letta. Paola De Micheli alle infrastrutture potrebbe essere sostituita da Graziano Delrio. All’Istruzione, Azzolina potrebbe essere sostituita da Gaetano Manfredi o da Patrizio Bianchi, a capo della task force ministeriale voluta dalla ministra pentastellata.