La Digos di Firenze denuncia 37 persone per gli scontri del 30 ottobre dopo una manifestazione anti-sistema. In sette ai domiciliari, sette obblighi di dimora e cinque di firma. La polizia esegue anche venti perquisizioni. Il sindaco Dario Nardella: “Sfruttare il disagio per destabilizzare ancora di più non è mai accettabile”
Questa mattina la polizia di Firenze ha eseguito 19 misure cautelari, tra cui sette ordinanze di custodia agli arresti domiciliari, per gli scontri avvenuti la sera del 30 ottobre scorso. Quel giorno nel centro di Firenze si radunarono centinaia di persone per una manifestazione “anti-sistema” estemporanea, sull’onda di iniziative simili organizzate in altre città. La situazione, però, degenerò in attacchi alle forze dell’ordine, con anche il lancio di una molotov, e danneggiamenti.
Agli arresti domiciliari su disposizione del gip sono finite sette persone che avrebbero preso parte ai disordini. Altre sette sono state sottoposte all’obbligo di dimora con divieto di allontanamento dalle 20 alle 7. Cinque all’obbligo di firma. I destinatari delle misure, tutti perquisiti questa mattina, hanno un’età compresa tra i 20 e i 31 anni. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di danneggiamento di beni pubblici e privati, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, fabbricazione e lancio di ordigni incendiari.
Secondo quanto spiegato dalla Digos, le 20 perquisizioni effettuate stamani (di cui una a carico di una persona non destinataria di misure) hanno permesso di acquisire materiale utile alle indagini per individuare i promotori e gli organizzatori della manifestazione. Negli scontri del 30 ottobre, durati oltre tre ore e terminati solo a notte fonda, rimasero feriti cinque agenti e furono danneggiati otto mezzi della polizia, bersagliati da lanci di oggetti o sfregiati con oggetti acuminati. Inoltre, il Comune ha calcolato danni ad arredi urbani e segnaletica per circa 30mila euro. Nella stessa serata diverse persone furono fermate dalle polizia, venti delle quali poi denunciate e quattro arrestate, tra cui l’autore del lancio di molotov. Le indagini successive hanno permesso di identificare e denunciare complessivamente 37 persone.
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“Ringrazio la polizia di Stato, la Questura e la Procura di Firenze per le accurate indagini e gli arresti in seguito agli scontri della sera del 30 ottobre nel centro della città. Episodi di violenza assurda provocata strumentalizzando il dolore, la sofferenza e la rabbia legittima di tante persone che soffrono la crisi per la pandemia. Fatti che non si devono mai più ripetere”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo gli arresti di questa mattina per gli scontri avvenuti in città a fine ottobre.
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“Sfruttare il disagio – ha aggiunto – per destabilizzare ancora di più, attaccare le forze dell’ordine che operano per la sicurezza pubblica, creare panico e devastare il patrimonio di tutti non è mai accettabile. Quella è stata una manifestazione non autorizzata, promossa anonimamente, facendo leva sulla buona fede di molti che credevano di manifestare pacificamente per dare sfogo a violenza gratuita”. Nardella auspica “che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili capiscano gli errori gravi che hanno commesso“.
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