AstraZeneca, in autunno il nuovo vaccino contro le varianti del Covid

epa08968294 (FILE) - The Covid-19 AstraZeneca Covid-19 vaccine in a refrigerator at Robertson House in Stevenage, Hertfordshire, Britain, 11 January 2021 (reissued 27 January 2021). BAstraZeneca has rejected EU's criticism of its vaccine rollout process, after the company had announced delays in delivering the agreed doses to the bloc. EPA/JOE GIDDENS / POOL *** Local Caption *** 56613507
Sono state avviate le ricerche da parte dell’università di Oxford e il colosso farmaceutico anglo-svedese AstraZeneca, per la produzione di una nuova versione del loro vaccino anti Covid tarata in modo più specifico sulle varianti del virus emerse più di recente nel mondo e che dovrebbe essere pronta in autunno.
L’annuncio arriva dal professor Andrew Pollard, responsabile del progetto vaccinale nell’ateneo britannico, e sir Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo di AstraZeneca con delega su ricerca e sviluppo, in un briefing di presentazione d’uno studio validato e aggiornato sull’efficacia – definita “sostanziale” – del vaccino attuale.
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Vaccini studiati ad hoc
“Stiamo lavorando duro” per avere vaccini studiati ad hoc contro le nuove varianti del coronavirus “il più rapidamente possibile”, ha dichiarato Pangalos. “C’é bisogno di studi clinici” più approfonditi sulle mutazioni che suscitano maggior timore (quelle cosiddette inglese, sudafricana e brasiliana), ha aggiunto, indicando tuttavia l’autunno come “l’obiettivo su cui siamo molto focalizzati per avere qualcosa di pronto”. Pollard da parte sua ha precisato che alcune “piccoli trials” di sperimentazione preliminare di queste variante potranno partire “velocemente” e rivelarsi sufficienti – data la base più ampia di verifiche già condotte sulla vaccino-madre – per ottenere il via libera alla somministrazione.
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L’accademico di Oxford ha precisato peraltro che vi è comunque “una forte evidenza” dell’efficacia anche del vaccino attuale contro le varianti, in particolare quella ‘inglese’, sebbene non senza segnali di un impatto leggermente meno significativo a quello garantito contro la trasmissione del ceppo originario del virus. Secondo dati aggiornati finora noti, il vaccino AstraZeneca ha mostrato un efficacia media contro la trasmissione del coronavirus pari al 67% dopo l’inoculazione d’una singola dose, del 76% dopo un richiamo eseguito entro 12 settimane e virtualmente del 100% contro qualunque forma acuta (da ricovero in ospedale) di contagio.