Addio al personal trainer di Zaia: portato via in pochi mesi dal male

Il governatore Luca Zaia ricorda il suo personal trainer, PierPaolo De Bortoli, con voce incrinata. Il profilo Facebook dell’ex istruttore con la passione del bodybuilding e della cura del corpo, si sta riempiendo di tanti messaggi di dolore e cordoglio. Si trovano anche delle foto che lo vedono sorridente assieme al suo illustre allievo nella sala pesi, il regno di Pierpaolo.

Il rapporto con Zaia

Zaia lo ricorda con affetto e rispetto: “Ci siamo conosciuti in palestra, a San Vendemiano. E fino a poco fa, diciamo fino alla fine del 2018, era lui a seguirmi nei miei allenamenti Professionalmente è sempre stato ineccepibile, ma le sue caratteristiche principali sono sempre state l’incredibile cortesia, la gentilezza e la buona educazione. Nel suo lavoro era amato da tutti. Quando ha smesso di insegnare in palestra, ha continuato a seguirmi e darmi tanti consigli per restare in forma e in allenamento”.

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L’Addio

Ciò che colpisce Zaia è la repentina scomparsa di De Bortoli: “Era mio coetaneo. La sua morte è stata come un fulmine a ciel sereno. Nessuno lo poteva immaginare“. Infatti, il personal trainer, è stato stroncato da un male repentino, che lo ha ucciso in pochi mesi. Tanti, increduli, ancora si domandano come sia potuto accadere. Nel mondo del culturismo era molto noto. La sua filosofia era ispirata a un’attività sana, dove il corpo viene modellato dalla fatica e dal sudore. Principi che sono piaciuto fin da subito a Zaia. Non è un caso che, anche quando gli impegni istituzionali si sono fatti troppo fitti per programmare regolari sedute in palestra, il governatore abbia voluto proprio lui come personal trainer. Zaia continua, ricordando l’amico: “Negli ultimi mesi avevamo allentato i rapporti, appena possibile, ci mandavamo a salutare. I rapporti sono sempre stati estremamente cordiali. Ho anche avuto modo di conoscere in palestra la moglie e la sua bambina, che adesso avrà 10 anni. Di lui apprezzavo, oltre che la bontà d’animo, anche i principi che lo guidavano nella sua attività. È stato quanto di più lontano si possa immaginare dallo stereotipo del culturista. Inoltre aveva tante passioni ed era stato molto all’estero”. Il governatore esprime la sua vicinanza anche alla famiglia: “Sono vicino alla moglie, alla loro bambina e anche a sua madre, già vedova. Pierpaolo era il suo unico figlio. Una tragedia, una di quella notizie che ti fanno pensare. Non posso fare altro che far arrivare a tutti le mie condoglianze”.

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