È il secondo uragano che si abbatte con estrema violenza sull’arcipelago delle Fiji duramente provato nel corso delle ultime due settimane
L’Uragano Ana, una tempesta tropicale contrassegnata dalla categoria due, si è abbattuta con estrema violenza sull’arcipelago delle Fiji provocando numerosi dispersi e danni ingenti. Purtroppo si parla anche di vittime.
Uragano Ana, piogga e vento violentissimo
Il passaggio dalla tempesta Ana, era stato annunciato già da alcuni giorni e i suoi effetti, come si temeva, si sono rivelati purtroppo drammatici. Il Primo Ministro delle Fiji parla di danni ingenti, pur lodando il comportamento esemplare degli abitanti dell’arcipelago che si sono fatti trovare pronti all’emergenza. Grazie anche alle numerose allerta che erano state diffuse dalle radio nazionali.
Il vento, raffiche a 140 km all’ora, si è abbattuto con estrema violenza sulle coste e sui villaggi interni senza risparmiare barche, abitazioni e alcuni dei villaggi turistici che stavano cercando di prepararsi alla stagione che ha subito già gravissimi danni a causa del blocco del turismo per via della pandemia. È ancora prematuro stilare una conta dei danni che purtroppo si temono ingentissimi, nell’ordine di alcune decine di milioni di euro.
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Vittime e dispersi
A tutto questo, purtroppo, bisogna aggiungere anche il bilancio umano. Si sa per certo che è una persona, è morta annegata mentre cercava di attraversare un fiume dopo essere rimasto bloccato con la sua auto è deceduta. Almeno altre cinque persone, tra le quali tre bambini, al momento risultano dispersi. Le immagini provenienti dalle agenzie internazionali mostrano villaggi interamente allagati, molte case scoperchiate o abbattute.
Secondo i primi dati, molto sommari, ci sarebbero almeno 10mila senza tetto. Si tratta del secondo gravissimo fenomeno naturale che si abbatte sulle Fiji dopo il Ciclone Yasa che a metà dicembre aveva provocato danni gravi e alcune vittime. Particolarmente colpite questa volta le due isole principali di Vanua e di Suva.
