Tragico incidente all’Aero Club del Migliaro, nel Cremonese. Muore a 35 anni il «Pescegatto» Marco Pietro Rossi dopo il lancio con il paracadute
È morto in ospedale, a seguito di un violento impatto al suolo dopo essersi lanciato con il paracadute all’Aeroclub del Migliaro, alle porte di Cremona, il «Pescegatto» Marco Pietro Rossi. Il 35enne era un esperto paracadutista con oltre 3mila lanci residente a Valgreghentino (Lecco) e lavorava come operaio in un’azienda meccanica a Valmadrera. Stando ai primi accertamenti, subito dopo il lancio da 4.200 metri il parà ha preso velocità e l’impatto a terra è stato violentissimo. Si ipotizza un inconveniente nella manovra d’atterraggio. Il 35enne ha subito perso conoscenza ed è rimasto immobile a terra. Da lì la chiamata ai sanitari del 118, intervenuti con un’automedica e un’ambulanza. Quindi il trasporto all’ospedale Maggiore, dove Rossi è morto dopo circa un’ora.
Muore col paracadute, il cordoglio degli amici
Sul caso la Procura ha aperto un fascicolo. Indaga la polizia, che ha raccolto le testimonianze di chi ha visto in diretta la tragedia all’aeroporto del Migliaro. «Era sempre il primo e l’ultimo a saltare per immortalare i compagni di volo, gli scatti più belli me li ha regalati lui. Insieme ai ricordi più importanti. Le chiacchierate durante il viaggio, l’adrenalina sull’aereo, emozioni che puoi condividere solo con chi ha la tua stessa passione», ricorda l’amico Alessio Ricci al Corriere della Sera.
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Arnaldo Tavola, presidente della sezione lecchese dell’Associazione nazionale paracadutisti, ha dichiarato: «Aveva fatto il corso con noi dodici anni fa. Marco era preparato, esperto, meticoloso, studiava ogni lancio nei particolari. Non correva mai rischi, non capisco davvero cosa possa essere accaduto». «Perdiamo una persona sempre pronta a sorridere e a scherzare», commenta sempre al Corriere il presidente dell’Aero Club di Cremona, Alberto Castagna.