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Curiosità

Diamanti tra mito e storia. Ecco quali sono quelli più rari e costosi al mondo

Diamanti iconici,  pietre preziose e rare che hanno segnato, e spesso cambiato, il corso della storia. Tra realtà e mito, ecco i diamanti più rari e costosi al mondo.

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Il diamante, gioiello per eccellenza sogno di ogni donna, senza tempo e dal valore sempre crescente, la cui preziosità era stata riconosciuta già 6 mila anni fa. E ‘ un minerale raro e naturale, composto unicamente da atomi di carbonio. Ogni atomo di carbonio in un diamante presenta altri quattro atomi di carbonio collegati tra loro da legami di tipo covalente che costituiscono in natura il legame chimico più forte. Questo fa sì che il diamante sia uno dei materiali più durevoli e versatili mai conosciuti finora, oltre che il gioiello più desiderato in assoluto. Queste preziose gemme si formano tra le viscere della Terra, a circa 250 chilometri sotto la superficie terrestre, e a temperature che vanno oltre i 1.500° C. Occorrono interi millenni affinché possa formarsi questo meraviglioso minerale, ma a differenza di un rubino o di altre pietre preziose, cui struttura resta inalterata nel tempo, anche a temperature o pressioni molto elevate, il diamante nel corso dei millenni è destinato a consumarsi completamente, trasformandosi in un residuo di gas di acido carbonico. Quindi, ci tocca smentire la frase del famoso spot degli anni ’90 di una nota marca di gioielli: “Un diamante è per sempre”, perché a quanto pare, sembra proprio no. La maggior parte dei diamanti sono di colore marrone o giallo anche se i più utilizzati in gioielleria sono incolori. I diamanti con tonalità rosse, arancioni, verdi, blu, rosa e viola sono molto rari, di conseguenza, hanno un valore nettamente superiore. Il continente più ricco di diamanti è l’Africa, ma si trovano anche in Siberia, Australia, India e nel Borneo. Ora andiamo a scoprire quali sono i diamanti storici più belli e importanti della storia.

Cullinan, il diamante più grande al mondo

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Con un peso di 530,20 carati, il Cullinan, detto anche Stella d’Africa è il diamante più grande al mondo, ricavato da un enorme diamante grezzo da 3.106 carati, scoperto nella miniera Premier nel Transvaal, in Sud Africa, nel 1905. Dopo 106 anni è ancora il più grande cristallo di diamante mai trovato. Prese il nome dal proprietario della miniera Thomas Cullinan, e venne acquistato dal governo del Transval per 150 mila sterline e donato al re Edoardo VII,. Un’umile manifestazione di affetto da parte del Sud Africa nei confronti dell’ Inghilterra. Il Cullinan venne tagliato nel 1908 da Joseph Asscher and Company of Amsterdam, che esaminò per qualche tempo l’enorme pezzo di grezzo prima di decidere come dividerlo. Il taglio produsse 105 diamanti dalle varie fogge, i più importanti oggi fanno parte dei Gioielli della corona britannica, come la collana realizzata con i diamanti più piccoli; gioiello che viene tramandato di generazione in generazione e che ora appartiene alla regina Elisabetta II. La regina D’Inghilterra indossa anche Cullinan I, altra preziosa gemma tagliata dal diamante grezzo, che possa in cima alla sua corona. Ma ‘le gioie’ dei sovrani d’Inghilterra non finiscono qui! (Continua…)

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Koh-i-Noor, il diamante più antico e potente

E’ uno dei diamanti più famosi al mondo; le teorie suggeriscono che la gemma sia stata scoperta per la prima volta già nel XIV secolo, rendendolo il più antico diamante conosciuto. Il nome di questo diamante significa “Montagna di luce” e questa gemma dal taglio ovale pesa 105,60 carati. Il diamante, dal valore di circa 170 milioni di euro, ha origini molto incerte ed ha avuto molti proprietari, passando di mano in mano attraverso varie battaglie. Forse appartenente a Babur, fondatore dell’Impero Moghol nel 1526, che lo avrebbe rubato al rajah di Gwalior. Il diamante, in realtà, era una pietra grezza di 787 carati, scoperta nel XVII secolo nelle miniere di Golkonda in India, e tagliata per lo shah Jahan. Rubato allo shah di Persia, il diamante è stato poi trasferito in Afghanistan rimanendo al centro di numerose violenze e fratricidi tanto da essere definito maledetto, a meno che a possederlo non sia un dio o una regina. Dopo che scoppiarono i combattimenti tra i sikh e gli inglesi, la Compagnia delle Indie Orientali rivendicò il diamante come parziale indennità e lo presentò alla regina Vittoria nel 1850. Quando il diamante arrivò per la prima volta in Inghilterra, andò in mostra alla Great Exhibition, allestita ad Hyde Park, Londra del 1851. Migliaia di persone rimasero impressionate dalla sua forma insolita, di conseguenza, la regina Vittoria lo fece ritoccare con uno stile e una forma più moderni. Successivamente fu incastonato nella corona; e indossato dalla regina Alexandra e dalla regina Mary. Nel 1937 e la regina Elisabetta ha indossare la corona per la sua incoronazione. Ora è conservato nella Torre di Londra, con gli altri gioielli della corona. (Continua…)

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Ci sono molte storie diverse sulle origini del Koh-i-Noor, molti credevano che fosse un dono di Dio e possedesse poteri soprannaturali. La leggenda racconta che chiunque entrasse in possesso della pietra preziosa sarebbe stato in grado di comandare il mondo, solo che se ha possederlo fosse stato un uomo questo avrebbe finito col perdere tutto prima o poi. Soltanto un Dio o una regina avrebbero goduto a pieno dei poteri della gemma. La leggenda deriva dal fatto che nella storia tutti i sovrani maschi che sono entrati in possesso del diamante sono morti poco dopo averlo ottenuto oppure hanno perso il regno. Sarà questo il segreto della regina Elisabetta II?

L’occhio dell’idolo, un diamante avvolto nel mistero

A causa della sua forma a pera appiattita, si pensava che il diamante da 70,21 carati, un tempo, fosse incastonato come occhio di un idolo. rinvenuto in un tempio a Bengasi, ma in quella città non ci sono né templi né idoli, essendo Bengasi musulmana dall’VIII secolo d.C. (Continua…)

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Si pensa che sia stato scoperto a Golconda ( India centro-meridionale) intorno al 1600, a causa della sua leggera sfumatura bluastra tipica dei diamanti trovati in quella zona. Il primo fatto autenticato nella storia del diamante fu la sua apparizione in una vendita di Christie’s a Londra il 14 luglio 1865, quando fu descritto come “uno splendido grande diamante noto come Idol’s Eye incastonato con 18 brillanti più piccoli e una cornice di piccoli brillanti . È stato acquistato da un misterioso personaggio designato semplicemente come “BB”. In seguito, si racconta che il 34 ° sultano ottomano, Abdul Hamid II (1842-1918) fosse stato il successivo proprietario dell’ Occhio dell’idolo. Dopo la deposizione di Abdul Hamid II, si racconta che il servitore del sultano lo tradì vendendo i suoi gioielli, compreso l’Occhio dell’idolo, alla Francia. Indipendentemente dalla veridicità di questa storia, la storia attesta che la gemma venne messa all’asta il 24 giugno 1909, a Parigi. Successivamente un nobile spagnolo ha acquistato il diamante che ha tenuto per alcuni anni in una banca a Londra. Dopo la fine della seconda guerra mondiale l’Occhio dell’idolo riappare nelle mani del ‘Re dei diamanti’ Harry Winston, che lo acquista nel 1946 da un commerciante olandese. L’anno successivo il signor Winston vendette la pietra alla signora May Bonfils Stanton, figlia di Frederick G. Bonfils, l’editore e co-fondatore del Denver Post. La gemma fu incastonata come pendente di una collana di diamanti contenente 41 brillanti rotondi per un totale di circa 22,50 carati, più altre 45 baguette del peso di circa 12 carati. Si racconta che la signora Stanton amasse indossare la gemma al mattina, durante la sua solitaria colazione. Dopo la sua morte, nel marzo del 1962, i gioielli vennero messi all’asta dalla Parke-Bernet Galleries Inc. di New York; secondo le indicazioni contenute nel testamento della signora Stanton il ricavato venne poi distribuito a diverse associazioni di beneficenza. Il gioielliere di Chicago Harry Levinson lo acquistò per $ 375.000, un regalo per la moglie Marilyn. Venne acquistato nel 1979 da Laurence Graff di Londra e la sua ubicazione oggi è incerta. Sebbene le vere origini di Idol’s Eye non saranno mai completamente comprese, il passato criptico di questo diamante contribuisce al suo meraviglioso incantesimo.

Il Taylor-Burton, un diamante per amore

Questo bellissimo diamante a forma di pera è stato un regalo di Richard Burton a Elizabeth Taylor. Il diamante è stato acquistato nel Transvaal, in Sud Africa, nel 1966, il diamante grezzo pesava ben 240,80 carati. È stato acquistato dal collezionista di diamanti, Harry Winston, che ha incaricato la sua esperta mannaia di tagliare il diamante alla sua elegante forma a pera dal peso di 69,42 carati. Winston vendette il diamante alla signora Harriet Anneberg Ames e due anni, lei, lo mise all’asta. Cartier e Richard Burton erano tra i maggiori offerenti dell’asta per il bellissimo diamante. Alla fine è stato Cartier a vincere l’asta al prezzo di 1.050.000 dollari. Una delle condizioni della vendita era che il vincitore potesse nominare il diamante, quindi fu giustamente chiamato “Cartier”. Burton acquistò il diamante da Cartier come simbolo del suo amore per Liz Taylor e, successivamente, ribattezzato con il nome di ‘Taylor-Burton’. (Continua…)

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Come parte del loro accordo, il diamante venne esposto nei negozi Cartier a New York e Chicago, dove migliaia di persone si misero in fila per ammirarlo. Taylor decise che la pietra era troppo grande per essere indossata come anello, quindi lo mise in una collana. Anni dopo venne nuovamente venduto all’asta per una cifra compresa tra i 3-5 milioni di dollari; una parte del denaro venne donata dall’attrice per finanziare la costruzione di un ospedale in Botswana.

Il Sancy, il diamante giallo

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Questo diamante giallo chiaro a forma di scudo da 55,23 carati è di origine indiana e si dice che sia uno dei primi grandi diamanti ad essere stato tagliato con sfaccettature simmetriche. Il diamante prende il nome da Nicholas Harlay de Sancy, nato nel 1546, finanziere e ambasciatore in Svizzera. A causa di problemi finanziari, Sancy tentò di vendere il diamante più volte e alla fine ci riuscì. ll nuovo proprietario era il re Giacomo I, ma fu nuovamente venduto per diventare un gioiello della corona di Francia che, nel 1722, venne indossata da Luigi XV per la sua incoronazione. Oggi è custodito al Louvre di Parigi.

The Hope diamond e la maledizione

Questo diamante da 45,52 carati è uno dei diamanti colorati più famosi al mondo. Il blu profondo e brillante evoca storie di fascino, stupore e incanto, insieme a omicidi, tragedie e angosce, ma la sua sfortunata reputazione di diamante maledetto non toglie nulla alla sua spettacolare bellezza. (Continua…)

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Proveniente dalle miniere di Golconda in India, fu acquistato nel 1688 da un mercante francese, Jean-Baptiste Tavernier. Secondo alcuni, fu lui stesso a disincastonarlo dall’occhio della statua di un idolo indiano, Rama-Sitra, scatenando l’ira della divinità, che maledisse la pietra e tutti coloro che l’avrebbero posseduta. Subito dopo esserne entrato in possesso, Tavernier andò in bancarotta, tentò di ricostituire la sua fortuna partendo per l’India, ma non ci arrivò mai perché morì durante il viaggio. Successivamente, fu acquistato dal re Luigi XIV nel 1668 che lo fece ritagliare nel 1673 a forma di cuore del peso di 67 carati per esaltarne la brillantezza. Il diamante venne rubato durante la Rivoluzione francese, nel 1971, e se ne persero le tracce per diversi anni. Riapparve nel catalogo di una collezione di gemme di proprietà di una famiglia di banchieri scoti/olandesi chiamati Hope, nel 1839. Harry Winston nel 1958 acquista e dona la pietra allo Smithsonian Institute di Washington, dove ancora oggi è custodita ed esposta al pubblico. (Continua…)

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The Pink Star, il diamante perfetto

Si tratta del più grande diamante rosa senza imperfezioni mai classificato fino a oggi dal Gemological Institute of America“La presenza di diamanti rosa in natura è estremamente rara in qualunque dimensione. Dalla nostra esperienza, i diamanti rosa di grande taglio – sopra i dieci carati – molto raramente sono dotati di un colore intenso. Il GIA Laboratory rilascia certificati da 50 anni e questo è il più grande diamante rosa con intensità di colore vivid pink che abbiamo mai testato.”, ha dichiarato al riguardo Tom Moses, vicepresidente senior dell’Istituto gemmologico d’oltreoceano (non é un caso quindi se dalla loro scoperta secoli fa in India, i diamanti rosa suscitano così tanto interesse). L’incredibile pietra fu trovata quasi casualmente durante una ricerca in Botswana, nel 1999, allo stato grezzo pesava 132 carati e mezzo e per renderla pura e presentabile fu necessaria l’arte di venti gemmologi che lavorarono su di esso per quasi due anni! (Continua…)

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Venne presentato al pubblico soltanto nel 2003, indossato dalla modella Helena Christensen che sfilò davanti al mondo, a Monaco in Germania, indossando al collo questo enorme ovale rosa dai riflessi luminosissimi, lasciando tutti senza fiato. Da quel momento in poi lo Steinmetz fu ribattezzato Pink Star. Il diamante rosa è senza dubbio la pietra più costosa che sia stata mai battuta in un’asta. Dopo essere stato acquistato per la cifra record di 83 milioni di dollari, venne rimesso all’asta per diversi anni poiché l’acquirente non riuscì a pagare la somma. Nel 2017, il Pink Star è stato venduto a Hong Kong per oltre $ 71.000.000.

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