Si aggrava la posizione di Michele Gaglione, accusato di aver provocato nella notte tra l’11 e il 12 settembre 2020 la morte di sua sorella, Maria Paola, 20 anni. La Procura della Repubblica di Nola ha contestato l’omicidio aggravato. E’ adesso accusato di omicidio volontario e non più preterintenzionale. Dai pm è arrivata anche la richiesta di una nuova misura cautelare per Michele Gaglione già in carcere da quanto è accaduto il fatto, ma l’istanza è stata respinta dal Gip di Nola.
La morte di Maria Paola
E’ la notte tra l’11 e il 12 settembre quando Michele Gaglione avrebbe deciso di inseguire con il proprio scooter, per le strade di Acerra, quello su cui viaggiavano sua sorella, Maria Paola e il suo compagno Ciro. Dopo aver dato loro spintoni e calci, la coppia ha perso il controllo del mezzo finendo in un campo ai margini della strada. Per Maria Paola la caduta dallo scooter è stata fatale. Ciro ha riportato, invece, delle lesioni lievi. Michele ha sempre detto di non voler uccidere la sorella. Lui voleva solo «darle una lezione».
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Una relazione mai accettata
Ciro e Maria PaolaL’unica colpa di Ciro e Maria Paola sarebbe stata quella di essersi innamorati l’uno dell’altro. La loro relazione non è mai stata accettata dalla famiglia di lei poiché Ciro è un uomo trans. Volevano vivere la loro storia d’amore senza più ostacoli ed è per questo motivo che da Caivano, Maria Paola e Ciro avevano deciso di trasferirsi ad Acerra.