La gestione della pandemia nel mondo, ecco la classifica: Brasile peggior Paese

È il Brasile, secondo uno studio australiano, il Paese che ha gestito peggio la pandemia. Tra i migliori, Nuova Zelanda e Vietnam

Il Brasile è il peggior Paese nella gestione della pandemia. È quanto emerge da uno studio australiano realizzato dal Lowy Institute di Sydney. Lo studio si basa sull’analisi di 100 Paesi di tutto il mondo passando al setaccio casi confermati, tamponi effettuati, indice mortalità e capacità di tracciamento. Da inizio pandemia il Brasile conta ben 9 milioni di contagi e più di 220mila morti su 209 milioni di abitanti.

Secondo lo studio, i Paesi che hanno gestito meglio l’emergenza Covid sono i seguenti:Nuova Zelanda, Vietnam, Taiwan, Thailandia, Cipro, Islanda, Australia, Lettonia e Sri Lanka. Fanalini di coda Brasile, Messico, Colombia, Iran e Usa.

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Il nostro Paese è al 59esimo posto, prima di Francia (73) e Spagna (79), ma dietro la Germania (55).

Cina fuori elenco perché mancano dati

Covid Cina-Meteoweek.com

La Cina non figura nell’elenco a causa della mancanza di dati trasmessi. Secondo gli studiosi, il governo cinese “ha tentato in maniera aggressiva di manipolare la percezione pubblica di come stava combattendo la pandemia con l’intento di dimostrare che un sistema autoritario è superiore ad una democrazia“.

San Marino ha la più alta mortalità su 1 milione di abitanti secondo quanto riportati dall’Oms: 1.915,26 morti contro 1.199,83 degli Usa. Per ciò che concerne il numero di casi, il nostro Paese è al settimo posto con 2.400.000 contagi, seguito da Spagna, Germania e Colombia.

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Bolsonaro critica il lockdown

Bolsonaro-Meteoweek.com

 

Il presidente del Brasile Bolsonaro ha ripreso a criticare le restrizioni imposte da sindaci e governatori per combattere il Covid nel Paese. “Il popolo brasiliano è forte, non ha paura del pericolo. L’isolamento e il lockdown ci porteranno alla miseria”, ha detto alla cerimonia d’inaugurazione di un ponte. “Sappiamo chi sono i più vulnerabili: gli anziani e i malati. Gli altri devono lavorare. Se fossi un padre di famiglia obbligato a rimanere a casa senza poter portare la cena per mia moglie ed i miei figli mi vergognerei», ha chiosato.

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