Benno Neumair arrestato: arriva a una svolta il giallo di Bolzano

Finisce in manette Benno Neumair, il figlio della coppia scomparsa senza lasciare tracce dal 4 gennaio scorso: si sarebbe costituito

È arrivato a una svolta il giallo della coppia scomparsa a Bolzano del 4 gennaio scorso. Nella notte, infatti, si è costituito Benno, il figlio di Peter Neumair e Laura Perselli.

Benno Neumair, dall’indagine all’arresto

Il giovane, 31 anni, di professione personal trainer e insegnante di educazione fisica in alcuni istituti secondari, per la verità era anche il principale indagato nell’indagine che ha impegnato i carabinieri fin dal momento della denuncia della scomparsa. Nella notte la svolta. Dopo essere stato interrogato più volte e per molte ore e per dagli inquirenti su cosa potesse essere accaduto ai suoi genitori, Benno Neumair si è recato nella stessa caserma dove era stato interrogato e si è costituito.

I carabinieri, immediatamente, lo hanno posto in arresto con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Benno Neumair è stato brevemente riascoltato, ha passato la notte in procura dove ha passato la notte ed è stato trasferito al carcere di Bolzano. Lunedì è in programma l’udienza per la convalida del fermo.

Che cosa manca

Ci sono tuttavia ancora molti episodi da chiarire in questo giallo. Molte le testimonianze che avevano portato i sospetti sul giovane personal trainer. Mancano l’arma del diritto ma soprattutto i corpi, che non sono ancora stati ritrovati, nonostante numerose squadre di  vigili del fuoco e carabinieri abbiano setacciato diverse zone della provincia di Bolzano fino a questo momento senza alcun esito.

La posizione di Benno Neumair era dubbiosa fin dall’inizio: al suo alibi mancava mezz’ora di ricostruzione, tra le 21.30 e le 22.00. La scientifica aveva trovato alcune tracce di sangue nell’appartamento dal quale la coppia era scomparsa compatibili con quelle del giovane.

Negli ultimi giorni poi un’amica di Neumair, con cui l’uomo aveva passato la notte, aveva portato ai Carabinieri i suoi vestiti, quelli indossati nella notte della scomparsa, e che erano subito finiti in lavatrice.