Più che la crisi di governo ad interessare l‘opinione pubblica è la polemica Sanremo 2021 che non accenna a placarsi. Dopo che Amadeus ha rivelato la sua posizione in merito alla realizzazione della kermesse che sarà organizzata nel pieno rispetto della normativa anti-Covid sono sorte ulteriori critiche su quanto sia giusto farlo o meno. Il direttore artistico, sostenuto da Fiorello e anche dal direttore di Rai 1 Stefano Coletta è determinato a realizzare la popolare manifestazione canora che non è solo un programma televisivo, ma una vera e propria istituzione in cui tutti gli italiani si riconoscono.
Sanremo 2021, Stefano Coletta: “Stiamo rispettando tutti i protocolli”
In occasione della conferenza stampa organizzata per la presentazione de Il Cantante Mascherato Stefano Coletta ha spiegato che Sanremo 2021 sarà organizzato in linea con tutti i programmi fatti dalla rete di stato negli ultimi mesi, sarà un format seriale che andrà in onda in 5 serate di seguito, non sarà fatto in uno studio ma al teatro Ariston, il tutto ovviamente rispettando i protocolli e le norme di sicurezza: “Facciamo questa operazione pensando al pubblico, rispettando i protocolli, lo stiamo realizzando in grande sicurezza tenendo in considerazione la salute di tutti. Il Festival potrà essere meno rischioso che immaginarlo post-Dpcm. Sanremo è il continuum fisiologico di tutto l’intrattenimento che siamo stati capaci di realizzare quest’anno nonostante la pandemia.” Le dichiarazioni del dirigente sono coerenti con quelle rese dal conduttore de I soliti Ignoti che a quanto pare ha previsto tutto anche una sua eventuale sostituzione se si dovesse ammalare.
A intralciare i piani d’Amadeus e Coletta il ministro Dario Franceschini che in queste ore ha espresso la sua contrarietà nei confronti della realizzazione del programma. Il ministro dei Beni culturali e del Turismo ha sottolineato su Twitter che l’Ariston è un teatro e non uno studio e come tale può essere riaperto solo quando le norme lo consentiranno: “Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”.
Il Teatro Ariston di #Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro @robersperanza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile.
— Dario Franceschini (@dariofrance) January 28, 2021
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Albano all’Adkronos: “Sanremo 2021? Va rimandato!”
Dello stesso parere di una parte dell’opinione pubblica che è convita che il Festiva della canzone vada rimandato vista l’emergenza epidemica anche Albano. Il cantante raggiunto dall’agenzia Adkronos ritiene che nel rispetto della drammatica situazione che stiamo vivendo da quasi un anno sarebbe opportuno rimandare la kermesse, nel rispetto soprattutto di quello che rappresenta e per non renderlo un evento diverso da quello che gli italiani sono abituati a vedere:
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“La mia su Sanremo l’ho già detta: in onore del Festival e per ciò che ha rappresentato nel mondo e per gli italiani è meglio rimandarlo. Per questo dico: rispettiamo Sanremo e rimandiamolo. Hanno cancellato il Carnevale di Rio de Janeiro e il festival de Viña del Mar in sud America. Il Covid morirà, Sanremo deve essere onorato per quello che è e farlo in piena pandemia è un errore.”