«Ucciditi, lo dice l’apostolo di Dio»: 15enne tenta il suicidio per una sfida social

Roma, 15enne tenta il suicidio per una sfida social. «Se sono degna di vivere non mi butto, altrimenti per rinascere devo farlo. Me lo ha detto l’apostolo di Dio»

«Ucciditi, lo dice l’apostolo di Dio»: 15enne tenta il suicidio per una sfida social

L’ennesimo tentato suicidio. L’ennesima, terribile, sfida social. Fortunatamente, però, questa volta senza un epilogo tragico. Come riporta Il Messaggero, una 15enne romana avrebbe infatti tentato di buttarsi dal tetto di casa seguendo le indicazioni di uno sconosciuto sui social network. Poco prima di salire sul terrazzo condominiale del palazzo alla periferia della Capitale in cui vive, la 15enne avrebbe detto alla madre le seguenti parole: «Se sono degna di vivere non mi butto, altrimenti per rinascere devo farlo. Me lo ha detto l’apostolo di Dio».

A salvarla è stato proprio l’intervento della madre. La 15enne è stata poi accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù. Ora spetterà a uno psicologo e agli inquirenti ricostruire quanto accaduto. Tutto – scrive Il Messaggero – è iniziato con Instagram, dove la giovane avrebbe cercato rifugio dalle continue liti dei suoi genitori e dalle difficoltà a stringere un rapporto con i suoi compagni di scuola. Presto, nella sua esplorazione del web, sarebbe quindi incappata nel profilo di una persona sconosciuta. Sarebbe quindi iniziata così la conversazione con il sedicente «apostolo di Dio».

«Ucciditi, lo dice l’apostolo di Dio»: 15enne tenta il suicidio per una sfida social

LEGGI ANCHE: La relazione di Roberta Siragusa e Pietro Morreale tra litigi e minacce: in quanti sapevano?

Lo sconosciuto si sarebbe presentato come una persona sensibile ascoltando le confidenze della 15enne. Poi sarebbero iniziate le sfide, che lei avrebbe puntualmente accettato ed eseguito. Come: «Oggi non andare a scuola», altrimenti «interrompo ogni rapporto con te, non ci sentiamo più». Oppure: «Ruba i soldi ai tuoi genitori». Fino alla prova finale, che contempla l’ipotesi del suicidio. «Morire per rinascere. O forse no, ti faccio sapere dopo». Ipotesi sventata dall’intervento tempestivo della mamma. Poi un abbraccio e il viaggio all’ospedale pediatrico. La 15enne è salva, ma il rischio per altri adolescenti è concreto e più vivo che mai.

Gestione cookie