Due “magnati egoisti” si sono spacciati per proprietari di un motel e si sono accaparrati una dose di vaccino destinata agli indigeni
Rodney Baker e sua moglie Ekaterina, rispettivamente direttore di un casinò e attrice, sono volati dal Canada fino al confine con l’Alaska per accaparrarsi una dose di vaccino Moderna. Dosi destinate tuttavia a una comunità di indigeni. I due hanno noleggiato un aereo e si sono finti proprietari di un motel per aggiudicarsi le due suddette dosi di vaccino.
I due sono arrivati a Beaver Creek, una comunità di 100 persone che si trova nel territorio canadese dello Yukon dove si stava somministrando il vaccino Moderna alle persone del posto, inclusi i membri anziani del White River First Nation, comunità molto esposta dato che sono lontani da strutture mediche adeguate. I due, inoltre, stavano anche tornando a casa a Vancouver senza rispettare le restrizioni imposte dal governo. La polizia li ha quindi fermati all’aeroporto di Whitehorse.
Leggi anche:—>Sospesa la docente che insultò Jole Santelli dopo il suo decesso: starà anche 6 mesi senza stipendio
Il magnate, sanzionato, dovrà pagare una multa di 2.300 dollari canadesi (1600 euro) per aver infranto le norme di salute pubblica. In molti, tuttavia, hanno chiesto che ricevano una punizione molto più severa, poiché la multa è poco per la coppia di milionari.
Canadian mogul fined after getting Covid vaccine meant for Indigenous residents
Rodney Baker and his wife travelled to remote community of 100 in Yukon territory and claimed to be workers at a local motel https://t.co/ZjGUqQAZ8q
— Yashar Ali ? (@yashar) January 26, 2021
“Queste azioni sono una sfacciata dimostrazione di mancanza di rispetto: un milionario senza scrupoli e sua moglie, hanno rubato dosi di vaccino a una popolazione vulnerabile e hanno messo a rischio un’intera comunità, una regione e una nazione“, ha commentato il capo regionale dell’Assemblea delle Prime Nazioni (AFN) dello Yukon, Kluane Adamek. “Questo atto vigliacco non dovrebbe rimanere impunito e le autorità dovrebbero inviare un messaggio chiaro che non sarà tollerato un reato così grave“.
Intanto Baker si è dimesso dopo la vicenda da capo della Great Canadian Gaming Corporation, che si occupa di gestire ippodromi e casinò nel Paese.