Suicidio Cantone, il telefonino fu usato quando era già sotto sequestro

Ci sono sviluppi importanti che riguardano la morte di Tiziana cantone, la trentunenne morta suicida dopo la diffusione dei suoi video in rete

Suicidio Cantone
Geolocalizzazione decisiva per fare luce sul suicidio di Tiziana Cantone (Getty Images)

Ci sono voluti diversi mesi di accertamenti da parte del personale tecnico incaricato della perizia privata richiesta dalla famiglia della vittima.  Ma alla fine l’iPhone di Tiziana Cantone ha parlato.

Il ‘suicidio’ di Tiziana Cantone

La donna, 31 anni, era morta il 13 settembre del 2016 soffocata da una sciarpetta legata al collo. Gli inquirenti, immediatamente, parlarono di suicidio. Ma cercarono di andare al di là delle apparenze soprattutto quando si scoprì che alcuni video intimi della donna diffusi online. Ipotizzando altre responsabilità per la morte di Tiziana furono effettuate tutta una serie di indagini e di perizie che riguardavano soprattutto le sue frequentazioni online.

Uno degli aspetti più inquietanti di tutta la vicenda è stato portato alla luce soltanto nelle ultime ore. Secondo i consulenti di un team di esperti informatici, infatti, l’iPhone della donna sarebbe stato aperto e utilizzato quando lo smartphone era già stato posto sotto sequestro.

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La perizia

In un primo momento gli inquirenti avevano detto di non essere riusciti a entrare all’interno del sistema del telefonino perché l’utilizzo del Pin aveva inibito qualsiasi accesso. Eppure qualcuno quel telefonino lo ha usato “quando il telefono era ancora sotto sequestro” scrivono nella loro perizia gli esperti informatici dell’Emme-Team.

Tre giorni dopo la morte di Tiziana Cantone, quando il telefonino era già sotto sequestro, qualcuno lo utilizzò per oltre un’ora per accedere alla rete. I periti, inoltre, hanno stabilito che il telefonino della 31enne di Mugnano, era regolarmente acceso a pochi metri da dove la donna si era uccisa proprio mentre venivano effetttuati i sopralluoghi. La SIM dello smartphone sarebbe stato a lungo agganciato a una cella della zona.

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Nuovi sviluppi

Le nuove informazioni acquisite ora sono a disposizione della Procura di Napoli Nord che ha aperto un fascicolo per frode processuale. Si indaga sulla cancellazione di tutti i dati contenuti nell’iPhone e nell’ipad di Tiziana Cantone quando erano sotto custodia.

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