‘Ndrangheta, blitz dei carabinieri a Crotone: 12 fermi

Sono iniziate questa mattina, all’alba, le operazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone per disporre il fermo di 12 indagati ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso di tipo ‘ndranghetistico, omicidio, estorsioni, usura, delitti in materia di armi, furti, danneggiamenti seguiti da incendio. Tutti aggravati da metodo mafioso.
Le indagini
Il provvedimento nasce da una attività investigativa del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone insieme alla Compagnia di Petilia Policanestro. Durante le indagini è stato possibile raccogliere elementi che hanno permesso di definire la pervasività della Locale di ‘ndrangheta di Petilia Policastro. Gli inquirenti hanno poi individuato e definito i singoli ruoli ricoperti da ognuno, sia per quanto riguarda l’organizzazione delle attività criminali sia per quanto riguarda i partecipi. Grazie alle indagini si è arrivati anche a identificare autore dell’omicidio di un allevatore avvenuto il 30 ottobre 2018 a Petilia Policastro.
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Sono stati riscontrati anche episodi di illecita attività finanziaria e di usura commessi nei confronti di commercianti e liberi professionisti con difficoltà economiche. Le indagini hanno consentito, inoltre, di accertare l’identità di chi compiva estorsioni nei confronti di imprenditori locali che lavoravano soprattutto nel settore turistico a Trepidò di Crotone e boschivo nell’area silana.
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Identificato autore omicidio avvenuto nel 2018

Le indagini hanno permesso in particolare di trovare il responsabile della morte dell’allevatore, Massimo Vona, avvenuta il 30 ottobre del 2018. Il giorno dell’omicidio, la vittima è stata chiamata presso una azienda agricola in zona “Scardiato” di Petilia Policastro con la scusa di dovergli indicare i nomi dei responsabili dell’incendio che nel 2016 distrusse il suo capannone. Massimo Vona, però, una volta giunto nell’azienda, sarebbe stato ucciso con almeno due colpi di arma da fuoco. Dopo averlo ucciso, i responsabili – dalle ricostruzioni si presume si tratti di tre uomini – si sono disfatti del cadavere. Cadavere che, ancora oggi, non è stato ritrovato. Solo l’8 novembre del 2018, i Carabinieri hanno ritrovato la carcassa dell’auto di Massimo Vona, distrutta dalle fiamme.