In periodo di pandemia è stato registrato un calo delle richieste da parte delle famiglie di prestiti utili a sostenere consumi e progetti di spesa. Il CRiF fa sapere che le richieste di finanziamento sono diminuite del -17,9% rispetto al 2019. Più nel dettaglio -24,7% per richieste di prestiti personali e -13,5% per prestiti da usare in acquisti di auto, moto, elettrodomestici ed elettronica, articoli di arredamento.
«Gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente» commenta così questi numeri Simone Capecchi, Executive Director di CRiF. «Ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero sono i prestiti personali. I prestiti finalizzati, invece, sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente da ottobre». «Per il 2021 si prevede un recupero della domanda di prestiti. – aggiunge – favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi».
Calo dell’importo medio
A diminuire, però, nel 2020 è stato anche l’importo medio dei finanziamenti richiesti. La cifra si è assestata a 9.124 euro. Siamo di fronte, dunque, ad una flessione del -4,1% rispetto al 2019. Stesso discorso possiamo fare per i prestiti finalizzati. In questo caso, infatti, nel 2020, il valore medio richiesto è pari a 6.706 euro, ovvero -1,5% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda la distribuzione dei prestiti per fascia di importo, dai dati raccolti emerge una preferenza degli italiani per valori inferiori a 5.000 euro. Seguono richieste comprese tra 10.001 e 20.000 euro e tra 5.001 e 10.000 euro. Ad aver avuto, inoltre, una incidenza più alta nel corso del 2020, è la classe superiore ai 5 anni. Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, le richieste si sono concentrate soprattutto nelle fasce di durata più brevi. Cosa che non avviene per i prestiti personali che solitamente si concentrano nella fascia di durata superiore ai 5 anni. A richiedere prestiti sono soprattutto quelle persone che rientrano nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni. Seguono quelli tra i 35 e i 44 anni.
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Previsioni 2021
Per il 2021 ci si aspetta un aumento della richiesta di prestiti. «Il progressivo ritorno alla normalità e l’auspicato miglioramento dell’attività economica dovrebbero favorire un maggior ricorso al credito nel 2021» sostiene il CRiF. «Nella prima parte dell’anno, il permanere di elementi di incertezza – aggiunge – comporterà ancora un atteggiamento prudente da parte dei consumatori. Ciò vuol dire che potrebbe non verificarsi il totale recupero di quanto perso nel 2020».
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In particolare, nel modello previsionale sviluppato da CRiF e Sda Bocconi si prevede che aumenteranno i prestiti finalizzati superiori a 5.000 euro con incremento tra il +2% e +13%. Discorso diverso, invece, va fatto per i prestiti al di sotto dei 5.000 euro. Le previsioni, in quest’ultimo caso, non sono positive: si prevede un indebolimento delle performance nel corso dell’anno. Per ultimo, le richieste per prestiti personali potrebbero aumentare del +8% rispetto al primo trimestre del 2020 e +17% rispetto al quarto trimestre del 2020.