Il mistero di Gesù è comprensibile solo se ci mettiamo nell’atteggiamento di ascolto fiducioso dell’anima, che ci aiuterà a capire la sua volontà.
A te si prostri tutta la terra, o Dio.
A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Cfr. Sal 65,4)
Cristo entro una volta per sempre nel santuario in virtù del proprio sangue.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 9,2-3.11-14
Fratelli, fu costruita una tenda, la prima, nella quale vi erano il candelabro, la tavola e i pani dell’offerta; essa veniva chiamata il Santo. Dietro il secondo velo, poi, c’era la tenda chiamata Santo dei Santi.
Cristo, invece, è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione.
Egli entrò una volta per sempre nel santuario, non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna.
Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente?
Parola di Dio
R. Ascende Dio tra le acclamazioni.
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perchè terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. R.
Ascende dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni. R.
Perchè Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo. R.
I suoi dicevano: «E’ fuori di sé».
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,20-21
In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».
Parola del Signore
Persino i discepoli di Gesù ad un certo punto esclamano: “E’ fuori di sè”: non solo chi non lo conosce fa fatica a capire il suo mistero, ma persino i suoi, che sono sempre con lui. Il mistero di Gesù è comprensibile forse solo se ci mettiamo nell’atteggiamento di ascolto fiducioso: anche oggi è difficile capire cosa stia succedendo, anche se Gesù ci invita a non temere e a guardare a lui, fidandoci del fatto che chi pone la sua speranza in lui non resterà deluso.
Il commento al Vangelo di ieri
Con questa speranza possiamo andare avanti con tanta forza. Anche dove non capiamo la volontà di Dio, la nostra anima in ascolto, in preghiera e vicina a Lui capirà e troverà tutte le risposte.
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