Antonella muore a 10 anni dopo aver preso parte a una sfida virale su TikTok. Il padre: “Le ho dato io quella cintura. Quando si è soffocata non era in sé”.
Angelo Sicomero, il padre della bimba di 10 anni morta per una sfida estrema su TikTok, ha spiegato cosa è successo poco prima di quell’inaspettata tragedia. Raggiunto dai giornalisti di La Repubblica, l’uomo ha ricostruito gli attimi prima del dramma, e ha sottolineato come sia stato lui a dare, inconsapevole di quel che sarebbe accaduto, la cinta dell’asciugamano che ha strappato la vita alla piccola Antonella. “Le ho dato io la cinta con cui si è uccisa”, ha raccontato, ammettendo però anche le sue preoccupazioni, i suoi sospetti: “Temo che qualcuno l’abbia contattata in privato. Quando si è soffocata per TikTok non era in sé”.
“Era brava, ubbidiente e gioiosa”
Antonella, la bambina palermitana di 10 anni, è morta nell’ospedale “Di Cristina” di Palermo a seguito di una “sfida di soffocamento”, la “Blackout Challenge”, virale sul social cinese TikTok. La bambina non ce l’ha fatta a sopravvivere a quel “gioco”, per il quale ha tentato di sfidare la morte stringendosi una cintura di accappatoio attorno al collo. Il suo cellulare ha ripreso tutto, perché quella prova estrema sarebbe dovuta finire proprio sul TikTok.
“Voleva essere la regina, la star di TikTok e c’è riuscita. È finita proprio come voleva lei”, racconta distrutto Angelo Sicomero, 33enne padre della bimba. “Devo stare calmo, tra due settimane sarò di nuovo papà e di nuovo di una femmina. Ma se potessi spaccherei il mondo”, confessa ai giornalisti.
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Raggiunto da La Repubblica, l’uomo ha raccontato di come lui e la mamma di Antonella le avevano regalato il telefono per Natale, dopo le tante insistenze della piccola. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tragedia del genere, perchè Antonella era una bambina molto ubbidiente. “Non ho mai avuto l’esigenza di controllarla e infatti non le ho mai sequestrato il cellulare per vedere cosa facesse. Perché tra noi non c’erano segreti. È la regola della famiglia: ci si dice tutto e ci si aiuta tutti”, spiega il papà. Ma quella sera qualcosa è successo.
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Era andata a fare la doccia da sola, spiega ancora il padre: un qualcosa di insolito per Antonella, perché in bagno andava sempre inseme alla sua sorellina di 9 anni, a cui era legatissima anche per via della scarsa differenza d’età. Ora le autorità stanno indagando, il telefono della piccola è stato sequestrato, e dato che il codice di sblocco lo conosceva solo lei, i magistrati si sono affidati a un tecnico informatico. “Ho il timore che qualcuno l’abbia contattata in privato e convinta a fare quella sfida. Ma penso anche che forse in quei cinque minuti mia figlia non è stata più lei”, ha raccontato il papà.