Si fa sempre più intenso il cordoglio dopo la morte di una bimba di 10 anni che stava cercando di superare la hanging challenge su Tik Tok
Una tragedia che forse poteva anche essere evitata. Con maggiore attenzione e controllo e forse anche con qualche legge ben precisa che vada a regolamentare l’uso di social network come Tik Tok da parte dei minori.
Tik Tok, la morte di Antonella
Antonella, 10 anni, era chiusa in bagno per riprendersi con un telefonino. Voleva superare la hangin’ challenge, una delle tante sfide che compaiono su Tik Tok in modo virale. Basta qualcuno che lanci l’idea e in migliaia la imitano.
Ci sono challenge divertenti: balletti, imitazioni, il doppiaggio di film famosi. Prove di abilità. Ma ci sono anche cose folli, come questa: stringere attorno al collo una corda e vedere quando si resiste senza respirare.
Antonella si era legata al collo il laccio di un accappatoio. La sorellina l’ha trovata svenuta in bagno e in fin di vita, cianotica. La corsa disperata all’ospedale è stata inutile: ieri mattina i medici hanno dichiarato la morte cerebrale della bimba. I suoi organi ancora integri saranno donati, la magistratura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia.
Il cellulare della bambina è stata posta sotto sequestro. I magistrati dovranno capire se e come la bambina aveva un proprio account e se abbia registrato il video, o ne abbia visionato uno tentato di emularlo.
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Norme più rigide
Le regole ci sono: ma vederle rispettate è un altro discorso. In Italia i minori di 14 anni non possono aprire un profilo social: di nessun genere. È la regola fondamentale del GDPR (General Data Protection Regulation), l’atto legislativo dell’Unione Europea entrato in vigore fin dal 2018. L’articolo 8 dice che il trattamento dei dati personali è lecito solo dal 16esimo anno di età. Prima serve il consenso del genitore o di chi ne fa le veci. Antonella non avrebbe dovuto avere accesso al social network. Ma la realtà è che il pubblico dei social, e in particolare di Tik Tok è giovanissimo, anche al di sotto dei 14 anni.
E mentre la comunità italiana di Tik Tok, la cui sede è in California, chiede un giorno di lutto in tutto il paese (niente video, condivisioni e commenti) per ricordare Antonella, ci si interroga se le normative siano adeguate. Il Garante della Privacy negli mesi scorsi aveva aperto un procedimento su TikTok proprio relativo ai rischi dei dati per i minori. Il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone ha chiesto l’attuazione di un obbligo della verifica dell’età per tutti gli iscritti e per chi prende parte attiva ai contenuti dei social network commentando o producendone di propri.