Il suprematista arrestato a Savona era un personaggio pericoloso che studiava le stragi e progettava una organizzazione militare
Cominciano a emergere particolari molto inquietanti circa il suprematista ventiduenne di Savona arrestato questa mattina, insieme ad altri coetanei, nell’ambito di un’operazione antiterrorismo.
Suprematista ed esaltato
Le teorie suprematiste che propagandava in rete erano solo la punta dell’iceberg circa l’attività propagandistica di un uomo considerato pericoloso.
Il giovane, arrestato per propaganda suprematista, insieme con altri coetanei, aveva costituito un’organizzazione denominata ‘Nuovo Ordine Sociale’. Si trattava di una sorta di corporazione di stampo nazista, finalizzata al reclutamento di altri volontari e alla pianificazione di atti estremi e violenti a scopo eversivo.
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Proselitismo sul web
Il mezzo erano le piattaforme di messaggistica come Whatsapp o Telegram. L’uomo, esperto di armi e oggettistica militare, teneva personalmente tutti i contatti, con soggetti che conosceva o che avvicinava in rete e che condividevano le sue idee. Dai suoi contatti gli inquirenti sono risaliti a diverse altre persone effettuando dodici diverse perquisizioni in altre città.
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Obiettivi terrorismo
Dell’uomo non sono ancora state rese note le generalità. In varie conversazioni il 22enne arrestato dalla polizia si è definito appartenente alla corrente ‘Incel’ manifestando un odio profondo nei confronti delle donne. Sempre in base ai risultati delle indagini è emerso che in varie chat il giovane auspicasse stragi anche in Italia. Lo “school shooting”, come a Columbine o il “Day of the Rope”, nel quale si ipotizzava il linciaggio pubblico di avversari politici.,
L’accusa molto probabilmente diventerà quella di terrorismo: il 22enne era ossessionato dalle stragi e faceva propaganda diffondendo documenti di chiara matrice neonazista e antisemita nei quali si incitava alla rivoluzione violenta contro “lo Stato occupato dai sionisti” e alla eliminazione fisica degli ebrei.
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Studiava le stragi
Gli obiettivi erano quanto meno inquietanti. Tra i documenti sequestrati ci sono foto e ricostruzioni delle stragi di Utoya, Norvegia, 77 morti nel 2011 e Christchurch, Nuova Zelanda, 51 vittime lo scorso anno.
Le frasi intercettate dagli inquirenti erano davvero inquietanti… “Voglio fare una strage a una manifestazione di femministe. Donne ebree e comuniste sono i nostri nemici. Le donne moderne sono senza sentimenti, bambole di carne da sterminare”.
E poi ancora… “Gli ebrei sono il male primo da eliminare. Gli ebrei sono nati per distruggere l’umanità”. E ancora: “Io una strage la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0”.