La democratica Hillary Clinton ha sollevato un sospetto sull’ex presidente Donald Trump e il suo rapporto con il presidente Vladimir Putin.
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe essere entrato in contatto con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, poco prima dell’assedio di Capitol Hill. A instillare il dubbio è Hillary Clinton, esponente politica democratica, durante la diretta del suo podcast “You and me both”. Dietro all’assalto del Congresso da parte dei manifestanti trumpiani, avvento il 6 gennaio scorso, potrebbe esserci anche il contributo del presidente russo. E non è la prima volta che l’ex First Lady americana addossa a Putin le responsabilità di ciò che avviene in territorio statunitense. È un esempio l’accusa di Clinton all’intelligence russa, che avrebbe contribuito all’ascesa di Trump nel 2016.
La puntata in questione del podcast di Clinton vede come ospite la speaker della Camera, Nancy Pelosi, che ha presentato la mozione per avviare la procedura di impeachment contro il tycoon. “Abbiamo imparato molto del nostro governo durante questi quattro anni, con un presidente che disdegna la democrazia“, ha iniziato la moglie di Bill Clinton. Che ha poi aggiunto, senza troppi giri di parole: “E come tu ben sai, risponde ad ordini precisi. Spero che un giorno sapremo a chi risponde e chi tira le sue fila. Mi piacerebbe ascoltare le registrazioni delle sue telefonate per sapere se il giorno delle insurrezioni a Capitol Hill era al telefono con Putin“.
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Dalle esplicite insinuazioni di Clinton, la speaker della Camera non si è dissociata. Anzi, si è dichiarata d’accordo e ha aggiunto che dovrebbe essere aperta una commissione d’inchiesta sui fatti dello scorso 6 gennaio, per capire se ci sono effettivamente state delle interferenze da parte di leader di altri Stati. Per questo Pelosi si è occupata in prima persona di presentare la mozione per il secondo impeachment di The Donald. L’astio tra il repubblicano e la democratica è ben noto all’opinione pubblica dall’inizio di febbraio 2020, quando si sono diffuse in tutto il mondo le immagini di Pelosi, alle spalle di Trump, che strappa le pagine del terzo discorso presidenziale sullo Stato dell’Unione.
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Al dibattito sui rapporti – segreti – che intercorrono tra Stati Uniti e Russia si è aggiunto anche il commentatore Byron York. Il giornalista statunitense ha fatto notare a Clinton e Pelosi che in passato sono state svolte diverse indagini sull’elezione di Trump nel 2016, ma non è emersa alcuna evidenza che la vittoria del repubblicano fosse dovuta all’ingerenza di Putin. “C’è stata un’indagine aperta dalla Camera, una dal Senato”, sono state le sue parole. E ha aggiunto York: “Una speciale indagine del pubblico ministero. Inchieste ossessive da parte dei media. Nessuno ha trovato ciò che Hillary cercava. Forse ciò che vuole è altro”.
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