Migranti, Onu: 43 persone morte in un naufragio in Libia. L’Oim e l’Alto Commissariato Onu si sono detto “profondamente rattristati”
L’Onu ha comunicato di un naufragio avvenuto in Libia, in cui hanno perso la vita 43 persone. L’imbarcazione era partita ieri all’alba da Zawiya, in Libia, ma a causa di un guasto al motore il barcone non ha potuto proseguire la sua rotta e si è infine rovesciato a causa di maltempo e mare mosso.
Sono circa 10 i sopravvissuti, condotti a Zwara dalla Lybian Coastal Security. Le organizzazioni Onu, Oim e Unchr si sono dette “profondamente rattristate” per quanto accaduto.
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“Il Mediterraneo centrale”, commentano Oim e Unhcr, “resta la rotta migratoria più pericolosa del mondo Oim e Unhcr temono che, a causa della limitata capacità di monitorare queste rotte, il numero reale di persone morte nel 2020 potrebbe essere più alto di quanto si pensi. Questa ulteriore tragedia evidenzia ancora una volta come sia necessario che gli Stati riattivino operazioni di ricerca e salvataggio, una lacuna che le Ong e le navi commerciali stanno cercando di colmare nonostante le loro limitate risorse“.
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L’Onu denuncia anche che in Libia “continuano gli arresti arbitrari e le detenzioni in condizioni drammatiche” e il timore è che “qualora l’inazione e l’impunità dovessero prevalere un numero ancora più elevato di persone potrebbe perdere tragicamente la vita“.