Bancomat, arriva stangata sul costo dei prelievi? Cosa potrebbe succedere. La nuova tassa per i non clienti potrebbe arrivare già nel 2021
Nuova possibile stangata per risparmiatori e possessori di carta di credito o bancomat. Bancomat Spa, sta valutando l’introduzione di una riforma sui prelievi di contanti agli sportelli, soltanto per alcuni individui. Nello specifico, tale stangata interesserebbe i prelievi eseguiti in una banca diversa da quella in cui si è clienti.
Sul sito dell’Autorità garante è riportato che la riforma vedrebbe “la sostituzione delle commissioni interbancarie con l’applicazione al titolare della carta di una eventuale commissione definita in via autonoma da ciascuna banca proprietaria dell’ATM e che eroga, dunque, il servizio di prelievo attraverso le proprie apparecchiature“.
Dunque ci si vedrebbe attuata una piccola tassa sui prelievi agli sportelli che andrebbe a scoraggiare gli italiani dal prelevare da banche diverse da quella in cui sono clienti, usando quindi direttamente la moneta elettronica per pagare.
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La richiesta di una nuova riforma sui prelievi da parte di Bancomat Spa il 22 ottobre 2020, vedrebbe “la sostituzione delle commissioni interbancarie con l’applicazione al titolare della carta di una eventuale commissione definita in via autonoma da ciascuna banca proprietaria dell’ATM e che eroga, dunque, il servizio di prelievo attraverso le proprie apparecchiature“. Il titolare della carta, ergo, verrebbe a conoscenza di tale commissione prima dell’autorizzazione all’operazione di prelievo.
Secondo Il Giornale, in breve, tale nuova riforma farebbe sì che non fosse più la propria banca a stabilire le commissioni, ma l’istituto proprietario dell’Atm. Se fosse approvata la suddetta nuova riforma, i risparmiatori potrebbero vedere un aumento delle commissioni di pagamento di circa 0,50 centesimi. Affinché questa misura venga approvata c’è però bisogno del via libera dell’Antitrust.
Secondo Bancomat Spa, tale aumento sarebbe dovuto a un “aumento dei costi sostenuti dalle banche nella gestione degli ATM, legati all’evoluzione tecnologica di tali apparecchiature e ai maggiori rischi collegati ad iniziative fraudolente più sofisticate. Costi che, in molti casi, sarebbero maggiori rispetto all’ammontare della commissione interbancaria”.
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L’ultima parola su questa possibile riforma spetterà all’Antitrust che ha chiesto delucidazioni in merito. Solo quest’organo potrebbe fermare questa nuova tassa sul prelievo dei contanti agli sportelli delle banche in cui non si è clienti. L’Antitrust ha comunicato che”valuterà se le nuove regole di circuito possano configurare un’intesa suscettibile di restringere o falsare la concorrenza nel mercato comune ai sensi dell’articolo 101 del TFUE”.
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