L’epicentro è stato localizzato in Argentina nordoccidentale, nei pressi della cittadina di Pocito, magnitudo 6.4: numerose le scosse successive alla prima
Mancano pochi minuti alla mezzanotte in Argentina quando un sordo boato scuote le provincie del nord-ovest, a circa 800 chilometri dal confine con il Cile.
Argentina, terremoto a Pocito
Si tratta di una zona fortemente sismica, oggetto in passato di diverse altre scosse. La gente scende in strada spaventata e si attende l’intervento delle forze di pronto intervento. Alla prima scossa, magnitudo 6.4, ne sono seguite diverse altre alcune delle quali – almeno quattro – si sono rivelate di forte entità, avvertite distintamente dalla popolazione.
La zona colpita dal sisma è quella di Pocito, una zona mineraria che tra 1800 e 1900 aveva richiamato un gran numero di persone in cerca di fortuna – molti gli italiani – dopo che erano state svelate diverse vene d’oro. Pocito si trova nella provincia di Cuyo, immediatamente a sud della città di San Juan.
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Crolli, nessun ferito
L’USGS, United States Geological Survey, istituzione governativa statunitense che studia i fenomeni legati ad assestamenti tellurici e vulcanici, ha definito il sisma ‘consistente ed evidente’.
Gran parte degli abitanti della provincia erano già a dormire al momento della prima scossa. Le scosse di assestamento sono andate avanti per almeno un’ora scatenando non poca paura e preoccupazione: alcune abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica.
Poche ore dopo la prima scossa le autorità della provincia hanno diffuso una nota nella quale parlano di ‘danni lievi, senza alcun ferito’. Ci sarebbero stati alcuni crolli, soprattutto nel centro di Pocito, in particolare tra le strade Nueva e Aberastain, e in Valle Pellegrini, quartiere La Paz. Ma si tratta di non più di una quindicina di case lesionate. Molte le persone che hanno deciso di continuare la notte in strada, senza tornare nel proprio appartamento.