Norberto Confalonieri è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione. L’ex primario del Cto-Pini di Milano è accusato di presunte sponsorizzazioni di protesi, in cambio di denaro.
Era inoltre imputato per due episodi di presunti lesioni a pazienti per i quali è stato, invece, prosciolto con la formula del “non doversi procedere”.
Emerse intercettazioni ‘choc’
Questo quanto deciso dalla quarta sezione del Tribunale di Milano. Dalle indagini erano emerse intercettazioni ‘choc’ nelle quali il medico avrebbe parlato di un femore rotto a un’anziana di 91anni per “allenarsi”. Nel processo, tuttavia, per le ipotesi di lesioni è arrivato il proscioglimento.
L’accordo occulto
I due episodi di corruzione contestati a Confalonieri e a due dipendenti della Johnson & Johnson, co-imputati del medico e condannati oggi a 4 anni e a 4 anni e mezzo di carcere, riguardavano un presunto “accordo occulto” con la multinazionale sanitaria per l’acquisto di protesi in cambio di denaro e altre utilità. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli avevano chiesto una condanna per l’ex primario a 7 anni e oggi i giudici hanno comminato 6 anni e 6 mesi. Concesse dal Tribunale le attenuanti generiche. È caduta, invece, “perché il fatto non sussiste” la contestazione relativa a una presunta corruzione da parte di un’altra multinazionale coinvolta nell’indagine, la B.Braun. Già due dipendenti di quest’ultima azienda, che avevano scelto il rito abbreviato, erano stati assolti.
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Prosciolto dagli episodi di presunte lesioni
Il luminare di ortopedia è invece stato prosciolto da due episodi di presunte lesioni arrivati a processo (una colposa e una dolosa) ai danni di suoi pazienti. L’ipotesi dolosa è stata riqualificata dai giudici in colposa ed è arrivato il proscioglimento per “difetto di querela”. Mentre per l’altra accusa colposa c’è stato il proscioglimento per remissione di querela. “La sentenza rispecchia l’attuale clima di moralismo autoritario in tema di anticorruzione”, ha detto il difensore del medico, l’avvocato Domenico Pulitanò, sottolineando allo stesso tempo che sono cadute le accuse riguardanti le presunte lesioni. Confalonieri è stato condannato in solido a risarcire, anche con provvisionali, l’Ordine provinciale milanese dei medici chirurghi e anche l’azienda socio-sanitaria, parti civili. Confiscati in totale circa 30mila euro. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.