Nuovi dettagli emergono sul caso che vede coinvolto l’imprenditore Genovese: nell’interrogatorio, l’ex ragazza ha spiegato che “i rapporti a tre erano una scelta di Alberto”, ma “la vittima era consenziente”. “Lo assecondavo perché ne ero innamorata”.
Aveva provato a difendersi Alberto Genovese, mago delle startup arrestato a novembre 2020 per aver drogato e violentato una modella di 18 anni nel suo appartamento di Milano. Nell’interrogatorio fiume avvenuto dopo l’arresto, Genovese lasciava la sua versione dei fatti: “Sono stato punito. Mi ha denunciato perché non ho pagato”, spiegava mentre si riferiva alla vittima 18enne. E in quelle ricostruzioni, l’imprenditore non aveva nascosto nemmeno la sua pericolosa dipendenza da droga, confessando di non essere più in grado di distinguere la realtà dalla finzione: “Il mio è il cervello di un tossicodipendente”.
Ma nel vortice della droga, del sesso e dei festeggiamenti sfrenati, oltre a Genovese è rimasta coinvolta anche la sua ex fidanzata Sarah Borruso. Anche lei ascoltata dagli inquirenti, avrebbe lasciato alcune testimonianze in merito agli incontri sessuali avvenuti con l’imprenditore e le giovanissime che hanno sporto denuncia.
Sarah Borruso, ex fidanzata di Alberto Genovese, sarebbe stata pronta ad accettare la dipendenza da droga dell’imprenditore e di assecondare i suoi desideri sessuali, pur di non perderlo. La 25enne è stata dagli inquirenti, davanti ai quali avrebbe ammesso di aver avuto rapporti sessuali a tre con alcune delle ragazze coinvolte nella vicenda. Borruso, che ora conduce una vita lontana dalle sostanze stupefacenti, ha raccontato alle autorità di aver fatto tutto per amore.
“I rapporti a tre erano una scelta di Alberto. A me non piacevano in particolar modo. Li assecondavo ed assecondavo i suoi desideri sessuali. Non era una cosa che partiva da me. Non c’era complicità prima del fatto, cioè non c’era un accordo su chi dovesse stare con noi… io mi trovavo nelle situazioni… A volte era lui che iniziava il rapporto con una ragazza e poi mi chiamava, con un messaggio, perché li raggiungessi”, si legge sulle pagine del Corriere della Sera, che riporta l’interrogatorio finito a verbale datato 21 dicembre 2020.
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Sarah Borruso era stata citata da due delle ragazze violentate nei mesi scorsi nelle residenze di Genovese – si ricorda, infatti, che dopo la denuncia della 18enne sono seguiti altri cinque esposti. Per l’ex ragazza dell’imprenditore, però, tutti questi rapporti sarebbero stati consenzienti. Riferendosi in particolare alla denuncia della ragazza che sarebbe stata violentata presso Villa Lolita, ad Ibiza, Borruso ha spiegato: “Dal nostro arrivo sull’isola non abbiamo dormito per quattro giorni consecutivi, consumando droghe e festeggiando. La ragazza era consenziente al sesso e voleva la droga, che la fece stare male“.
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Alla 25enne, si apprende dall’interrogatorio, questo tipo di rapporti a tre non stavano bene. Tuttavia, rispondendo alla domanda del pm “Ha mai detto ad Alberto che questa cosa non le piaceva?”, Borruso avrebbe dichiarato: “No, perché lui aveva una personalità più forte. Io ero disposta ad assecondarlo perché ero innamorata ed avevo paura di perderlo. Spesso mi minacciava che avrebbe voluto ritornare con…. la sua ragazza precedente, che lo assecondava di più. Ho dovuto mettere da parte la mia personalità e di questo mi dispiaccio”.
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