Sono le parole scritte su un cartello, appeso poi alla vetrina di un negozio di abbigliamento a Cernusco sul Naviglio (Milano). “L’unica speranza è che muoia Conte”.
Le parole del negoziante hanno scatenato lo sdegno e la polemica sul web, con reazione provenienti anche dalla politica locale. “Il Primo Ministro Conte può piacere o meno, si può condividere o meno il suo modo di gestire questa pandemia che sta segnando ciascuno di noi ed il nostro paese”, ha scritto su Facebook l’assessore alle politiche sociali Nico Acampora “ma niente può giustificare un cartello come questo esposto pubblicamente sulla vetrina di un negozio cernuschese”. Acampora ha poi proseguito: “è una scritta barbara, incivile, ingiustificabile” e ancora “l’unica speranza rimane sconfiggere il virus, il Covid e il virus dell’odio e dell’ignoranza”.
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La solidarietà per Conte è arrivata anche da parte di Eugenio Comincini, deputato di Italia Viva e per 10 anni sindaco di Cernusco sul Naviglio, dove è nato: “Di fronte a questo cartello affisso in un negozio della mia città mi torna in mente quanto scrivevo qualche giorno fa: chi semina odio come può sentirsi – ed essere considerato – parte della società civile?”. “La situazione è pesante – ha proseguito Comincini – ma è nostro dovere rispondere all’ignoranza e all’odio di pochi con il senso di responsabilità e il rispetto verso il prossimo e le istituzioni del nostro Paese. Solo con responsabilità possiamo sperare di vincere il Covid e superare questa crisi”.