Truffe home-banking: ecco come vengono raggirate le vittime

A raccontare la truffa è Carolina, una commerciante di Perugia che ha visto sparire dal suo conto 1500 euro. 

E’ iniziato tutto con un sms arrivatole sul suo telefono e che recitava più o meno così: «Gentile cliente, stiamo riscontrando un tentativo di entrare nel suo home-banking tramite un accesso Internet sconosciuto». Un messaggio scritto in maniera molto simile a quello che solitamente Carolina riceve dalla sua banca e che, per questo, non le ha fatto pensare ad una vera e propria truffa. Al messaggio è subito seguita una telefonata da parte del numero verde della banca. Questo modo di agire ha portato la commerciate a credere di parlare con degli operatori della sua banca. I truffatori, altro aspetto importante, riescono a camuffare il numero dal quale chiamano facendo comparire come numero della chiamata il numero verde della banca. E’ in questo momento che inizia la truffa.

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Sì, perché chi è dall’altra parte della cornetta chiede i codici identificativi del conto e un codice di emergenza che loro stessi inviano via sms e che apre le porte del conto della vittima. Sulla persona con la quale ha parlato Carolina racconta: «Era molto tranquillo. Parlava un italiano senza alcuna inflessione. Mi ha proposto dia aiutarmi e mi ha guidato passo passo nella procedura per fare in modo che l’attacco al mio conto corrente venisse fermato». In realtà, però, quello era solo l’inizio. Dopo aver ottenuto tutti i codici, infatti, «hanno disposto un bonifico immediato di 1500 euro. Pensavo di aver risolto, ero tranquilla e invece arriva la comunicazione di aver fatto questo bonifico».

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Carolina si è allora recata prima nel suo istituto di credito e successivamente alla polizia postale. Nel momento in cui è andata a sporgere denuncia si è resa conto di non essere stata l’unica. Negli uffici di Perugia, infatti, vi era una «pila altissima di denunce». Gli agenti le hanno spiegato che «si tratta di una truffa particolarmente insidiosa e in cui purtroppo è facile cadere». Carolina stessa riconosce questo aspetto poiché se non le fosse arrivata la comunicazione di aver eseguito un bonifico immediato, non se ne sarebbe probabilmente accorta subito. «Quello che si sa è che i soldi sono stati depositati in una banca in Spagna, ma chissà già dove saranno».

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