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Oggi il nuovo Dpcm entra in vigore fino al 5 marzo: la situazione in Italia
Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm in vigore da oggi – 16 gennaio – fino al 5 marzo 2021. Ecco le nuove zone di rischio in vigore da domani 17 gennaio, e le regole su spostamenti, bar, ristoranti, scuole e visite a parenti e amici.
Cambiano le regole nel nuovo Dpcm in vigore da oggi 16 gennaio fino al 5 marzo. Confermato coprifuoco dalle 22 alle 5, utilizzo di mascherine anche all’aperto e rispetto del distanziamento. Prevista l’apertura delle scuole superiori in presenza almeno al 50% a partire da lunedì 18 gennaio (salvo nelle zone in area rossa). A proposito degli spostamenti, il Dpcm stabilisce: almeno fino al 15 febbraio non sarà consentito spostarsi fra regioni, fatto salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. E’ sempre consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione. Nelle zone in fascia rossa o arancione è consentito “lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi” (nelle regioni in zona gialla tutto questo è consentito all’interno della propria regione). Ribadita, quindi, la divisione dell’Italia in zone di rischio, che sarà aggiornata con i dati del monitoraggio di oggi e che entrerà in vigore dalla giornata di domani 17 gennaio.
Da domenica 17 gennaio scattano i cambi di colore per il rischio Covid-19 in tutta Italia. A partire da domani passano in zona rossa la provincia autonoma di Bolzano e le regioni Lombardia e Sicilia. Passano invece in zona arancione le regioni Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Confermata la zona arancione per Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Il quadro appare dunque così mutato. In zona rossa Lombardia, Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano. In queste regioni gli spostamenti all’interno del proprio comune sono consentiti solo per ragioni di lavoro, salute, necessità. Per ogni spostamento è necessaria l’autocertificazione. E’ sempre consentito il rientro nella propria residenza, domicilio, abitazione. Sempre consentito recarsi a fare la spesa, andare in farmacia, dal tabaccaio e partecipare alla messa. Consento recarsi a casa di parenti e amici una volta al giorno, solo all’interno del proprio comune, solo negli orari consentiti dal coprifuoco e nel limite massimo di due persone al di fuori dei conviventi (fatta eccezione per i minori di 14 anni e per i non autosufficienti, che non rientrano nel computo). Negozi, bar e ristoranti sono chiusi. Restano aperti solo i supermercati, le farmacie, le tabaccherie e le edicole. La scuola in presenza resta chiusa in zona rossa.
In zona arancione Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto. Anche qui, vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune tranne che per le comprovate esigenze sopraelencate. Prevista una deroga al divieto se il proprio ha meno di 5000 abitanti. Lo spostamento può avvenire entro i 30 chilometri ma mai in un capoluogo di provincia. Consentito spostarsi liberamente all’interno del proprio comune senza l’esigenza di autocertificazione. Ovviamente resta in vigore il coprifuoco. In zona arancione bar e ristoranti possono aprire ma esclusivamente per servizio d’asporto o consegna a domicilio. Inoltre l’asporto nei bar sarà consentito solo fino alle 18. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. Aperti i negozi al dettaglio, mentre per quanto riguarda i centri commerciali, devono chiudere nei weekend, nei festivi e prefestivi.
In zona gialla: Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana, Provincia Autonoma di Trento. In quelle zone sarà vietato uscire dalla propria regione se non per motivi di studio, lavoro, salute o necessità. Resta in vigore il coprifuoco. Consentita la visita a parenti e amici di cui prima, ma solo all’interno della propria regione. Chiusi cinema e teatri. Bar e ristoranti aperti fino alle 18, con asporto consentito fino alle 22 e consegna a domicilio permessa. Consentito frequentare i musei ma nel rispetto delle regole di distanziamento sociale, misure di contingentamento e utilizzo della mascherina.