Seviziò e uccise Zeus, il cane nel modenese. L’artefice delle violenze deve pagare una multa di 13mila euro

Seviziò e uccise il cane Zeus nel Modenese, dovrà pagare una multa da 13mila euro. Le violenze subite dal cane. 

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Un 30enne modenese dovrà pagare una multa di 13mila euro, condannato per decreto penale dalla Procura. Il motivo sono le sevizie e la morte orribile di Zeus, un cane meticcio trovato agonizzante in un cassonetto a Modena. Lo ha deciso il giudice accogliendo la richiesta della Procura a un anno dai fatti.

I fatti risalgono al pomeriggio del 31 dicembre 2019, verso le 16, quando gli agenti della polizia locale di Modena hanno trovato il cane, un meticcio di taglia medio piccola, in fin di vita, con il cranio spaccato. Era stato infilato in un sacchetto della spazzatura insieme ai rifiuti domestici diverse ore prima e buttato in un cassonetto per l’immondizia.

La pattuglia si era recata in zona chiamata da qualcuno che lamentava la presenza di ragazzi intenti a scoppiare petardi in un parco vicino. Una volta sul posto, una donna ha però segnalato agli agenti di aver sentito dei guaiti provenire dal cassonetto dei rifiuti.

Subito gli operatori hanno cercato e recuperato all’interno di un sacco scuro l’animale, l’hanno avvolto in un panno e portato alla clinica veterinaria di riferimento per il canile intercomunale, dove il cane è però spirato poco dopo. La Procura di Modena ha disposto il sequestro del corpo senza vita che è stata portata all’Istituto di profilassi per accertare la causa della morte e verificare la presenza di segni di precedenti maltrattamenti. Intanto la polizia giudiziaria della municipale ha avviato l’indagine per risalire al responsabile.

Il responsabili delle atroci violenze al cane

Il cane era infatti dotato di microchip da cui risultava ancora di proprietà di una signora residente a Formigine che, impossibilitata a tenerlo, ha però spiegato agli operatori di averlo ceduto da qualche mese a un modenese di cui aveva solo un recapito telefonico. Dal numero gli agenti sono risaliti a una famiglia residente in un bel condominio della città, per altro dotato di videosorveglianza interna.

Alcuni condomini ascoltati dagli inquirenti hanno confermato le violenze ripetute perpetrate contro il cane, di nome Zeus, e soprattutto i forti colpi sentiti la notte tra il 30 e il 31 dicembre che avevano portato un vicino a intuire che fosse successo il peggio.

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Il resto lo hanno fatto le immagini registrate delle telecamere a circuito chiuso acquisite dagli investigatori. Qui si vedeva chiaramente l’uomo portare fuori alle 2 di notte il sacco della spazzatura. Il pregiudicato per sbarazzarsi dell’animale ha scelto un cassonetto distante alcune centinaia di metri dalla sua abitazione, dovrà ora affrontare il procedimento penale.

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Dopo la sua morte, gli animalisti indissero una manifestazione proprio in via Toniolo e raccolsero centinaia di persone per chiederne la condanna. Il reato di maltrattamento di animali (articolo 544 ter del Codice penale) prevede una pena da 3 a 18 mesi di reclusione. La pena viene aumentata della metà se dai fatti deriva la morte dell’animale. Ma l’uomo deve solo pagare 13mila euro di multa.

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