Il bicarbonato di sodio spesso viene utilizzato per lo sbiancamento dei denti. Ma fa davvero bene? Scopriamolo…
Noto anche come carbonato acido di sodio o come carbonato monosodico, il bicarbonato di sodio è una sostanza normalmente presente in natura – uno dei maggiori depositi del mondo è il bacino del Green River negli Stati Uniti d’America – ma che può essere prodotta anche a livello industriale che o utilizza come additivo nella preparazione dei cibi confezionati; adatto per facilitare il processo di lievitazione, per la cura della persona e anche per l’igiene della casa. E’ stato a lungo utilizzato come alternativa al dentifricio e molti ancora lo utilizzano come sbiancante. Oggi, gli stessi produttori di dentifricio incorporano il bicarbonato di sodio nella loro formula. Ma, come con la maggior parte delle cose, ci sono pro e contro associati all’uso di questo agente come alternativa al dentifricio. Vediamo di scoprirli.
Il biofilm è un’infiammazione causata da colonie di batteri che si attaccano alla superficie dei denti e alla fine causano problemi come gengiviti e carie. La placca è un esempio di biofilm dentale. Quando si spazzolano i denti con il bicarbonato, chicchi di sodio disgregano il biofilm, riducendo il numero di batteri e aiutando a prevenire danni a denti e gengive. Diversi studi hanno dimostrato che quando si risciacqua la bocca con una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua, il pH in bocca aumenta, rendendola meno acida. Di conseguenza, l’uso del bicarbonato di sodio come dentifricio può rendere più difficile la proliferazione in bocca dei batteri che causano la carie.
E’ inoltre un abrasivo delicato in grado di rimuovere le macchie all’esterno dei denti.
Il bicarbonato di sodio ha proprietà sbiancanti naturali e ha dimostrato di essere efficace nel rimuovere le macchie dai denti e sbiancare il tuo sorriso. Ecco perché è un ingrediente popolare in molti dentifrici commerciali. Il dottor Claudio Napoleone, responsabile della Dental Unit di Villa Lucia Hospital a Conversano, ha risposto alle domande inerenti l’utilizzo del bicarbonato per la pulizia e lo sbiancamento dei denti. “Nello sbiancamento professionale, noi dentisti, usiamo uno spray composto da acqua, aria e bicarbonato di sodio che viene applicato con una certa pressione sul dente da trattare. Ritengo che tale metodo di igiene sia molto naturale e soprattutto sicuro per il paziente, in quanto evita il ricorso ad agenti chimici che col tempo compromettono lo smalto. Va bene usare il bicarbonato come una sorta di dentifricio per lavarsi i denti a casa una volta la settimana, ma va precisato che non è la stessa cosa del trattamento professionale”.
Esistono possibili controindicazioni del metodo casalingo?
“Il rischio più frequente è che a furia di strofinare i denti con il bicarbonato si possa danneggiare lo smalto. Non solo si possono creare problematiche ancora più serie come l’alterazione della normale flora batterica della bocca, dovuta ad un utilizzo eccessivo del bicarbonato, il sanguinamento delle gengive, o una infiammazione della bocca che peggiora la sensibilità dentale. Spesso il metodo casalingo dà l’impressione di eliminare il difetto ma non interviene sulle cause in profondità”. Inoltre, l’eccessivo utilizzo potrebbe causare l’usura dello smalto operata che finisce con l’esporre la dentina sottostante lo smalto stesso, dal colorito generalmente giallino.
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