Leo DJ ci ha lasciato, aveva 39 anni: cordoglio per il dj da tempo malato

Nonostante una malattia degenerativa gravissima, Leonardo Griggio, per tutti Leo Tek DJ, ha lottato fino all’ultimo istante con il sorriso

Leo DJ
Leo DJ, malato di distrofia muscolare da anni (Foto profilo personale Facebook)

La storia di Leo Griggio, apprezzato disk jockey che si esibiva con il nome di Leo Tek Devilman DJ, ha commosso tutta Italia. Malato da anni di distrofia muscolare aveva lottato strenuamente contro la malattia che nelle ultime settimane si era notevolmente aggravata.

Leo, DJ nonostante tutto

La notizia della morte di Leo, avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì, è stata diffusa dalla sua famiglia. Sono stati i genitori a trovare Leo, che aveva 39 anni, privo di vita nel suo letto. Sarebbe morto del sonno, probabilmente stroncato da un arresto cardiaco.

Leonardo Griggio viveva con la famiglia ad Altichiaro, ed era malato da anni. Era un dj molto apprezzato, suonava musica techno e per anni si era esibito nonostante la sua disabilità che la malattia stava rendendo sempre più grave. Fino a quando la cosa risultò impossibile.

Leo iniziò a diventare un personaggio sui social, imparando ad usare una consolle, acquistando software per la produzione di brani e creandone di nuovi.  Ma tutto era reso molto difficile dall’aggressività della distrofia muscolare.

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Dopo Leo si spegne anche il cavallo…

Suo padre, Franco Griggio, racconta le ultime ore di Leo: “La malattia stava progredendo e da qualche tempo era peggiorato e non stava per niente bene. Mercoledì mattina l’abbiamo trovato morto nel suo letto. Qualche ora prima, anche se stava male, Leo ha voluto sapere come stava Raissa Mia, la cavallina di sua sorella che era con noi da anni. Non so come spiegare questa coincidenza che per noi è commovente, ma poche ore dopo Leo è morto anche il cavallo. Sembra quasi che Leo l’abbia chiamata a sé per il loro ultimo viaggio insieme”.

Da alcuni giorni Leo respirava male e non riusciva a muoversi. Credeva fermamente nella musicoterapia che per lui era la musica techno e dance, un conforto e un sostegno per affrontare i momenti difficili.

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Il cordoglio del popolo della notte

Quando poteva Leo si esibiva anche in pubblico, con alcuni deejset che erano diventati il suo momento di incontro con gli appassionati della sua stessa musica. Le sue ultime foto pubblicate sul suo profilo Facebook sono con in travestimento, per Helloween.

Il cordoglio per Leo si è espresso in migliaia di post che hanno affollato le sue pagine social per un ultimo saluto: “Per noi la sua è stata una vita normale, fatta di cose normali – dice il padre Franco – ha saputo affrontare a testa alta anche il pietismo e la commiserazione della gente che lo trattava da bambino perché disabile. Il nostro Leo è stato un dono perché tutti abbiamo imparato da lui: ogni giorno ha saputo trovare la forza per trasformare le sfide della vita in forza e opportunità. Leo è stato un figlio tenace e determinato, tanto da crearsi una rete fittissima di amici e di estimatori, suoi e della sua musica”.

 

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