Allievi infermieri, nessun tirocinio se non si vaccinano: ecco cos’è successo

Allievi infermieri, nessun tirocinio se non si vaccinano: ecco cos’è successo. Università Cattolica Sacro Cuore: “Tuteliamo i pazienti”

Allievi infermieri-Meteoweek.com

 

I responsabili dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Brescia hanno comunicato tramite mail a 240 allievi infermieri iscritti alla suddetta università,  un aut aut che non lascia dubbi sull’interpretazione. “Per coloro che non hanno aderito alla campagna vaccinale sarà temporaneamente sospeso il tirocinio professionalizzante“, recita il testo della mail. Traduzione, o fai il vaccino anti Covid oppure non puoi svolgere il tirocinio.

È il primo caso in Italia in cui un’istituzione mette di fronte a una scelta “professionale” lo staff che deve avere accesso a una struttura sanitaria. Letizia Bazoli, docente responsabile del suddetto corso di laurea, ha firmato il messaggio inviato ai 240 allievi infermieri. Come riporta Il Giornale di Brescia, si tratta di studenti che imparano la professione a stretto contatto con medici, infermieri, pazienti e passano nei reparti da 400 a 600 ore, gavetta essenziale se ci si vuole laureare. Tuttavia, Bazoli scrive che se non si vaccinano, il tirocinio è sospeso. “Chi ha effettuato la vaccinazione con altri enti”,  è scritto nella email dell’università, “deve inviare un certificato di avvenuta somministrazione della prima dose e successivamente della avvenuta somministrazione della seconda“.

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È una decisione che abbiamo preso per tutelare quelle persone che non possono essere sottoposte a vaccinazione anti-Covid“, ossia per tutelare i pazienti. Si tratta di una scelta che sembra ispirata dal buon senso, alla luce del fatto che nella provincia bresciana il Covid aveva causato gravi problemi soprattutto nella prima ondata. Tra alcuni allievi,  tuttavia, scattano le proteste. Una studentessa afferma: “Non sono una no vax e nemmeno una negazionista, ma perché devo vaccinarmi per forza quando alcuni medici e infermieri contrattualizzati e operativi nei reparti non hanno aderito al vaccino?“. In teoria si tratta di un’obiezione fondata, dato che nel nostro Paese il vaccino contro il Covid non è obbligatorio. A Brescia però, gli universitari la vedono così: “Vaccinarsi è un dovere“, dice Alessandro Triboldi, direttore generale  Fondazione Poliambulanza. La stessa Letizia Bazoli aggiunge: “Vogliamo proteggere i pazienti ma anche gli stessi tirocinanti. Noi non possiamo sapere cosa fanno fuori dall’ospedale. È corretto che siano vaccinati“.

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